Ho ricevuto l’invito a partecipare all’inaugurazione dell’Auditorium di Renzo Piano, prevista per domenica 7 ottobre. Non parteciperò a quell’iniziativa e il Sindaco Cialente può consegnare al Direttore del Conservatorio dell’Aquila l’invito a me riservato.
E’ noto a tutti il pensiero mio e di moltissimi nostri concittadini su quella costruzione, che ha “ucciso” la visuale maestosa del Forte Spagnolo, dalla prospettiva della Fontana Luminosa. Una scelta inadeguata e penalizzante di una delle maggiori bellezze architettoniche del nostro Paese. Una decisione presa senza coinvolgere né la Città, né tantomeno il suo massimo organismo di rappresentanza, il Consiglio comunale.
Piano di ricostruzione, concorsone, opere pubbliche. E ora l’Auditorium. Tutte scelte strategiche che dovevano essere doverosamente sottoposte al giudizio o, quantomeno, alle proposte degli Aquilani. Invece Cialente e la sua squadra, come sempre, hanno agito in base ai loro gusti personali. Con tutto il rispetto e l’ammirazione per il Presidente della Repubblica, per il Maestro Abbado e per l’architetto Renzo Piano, non intendo prendere parte all’inaugurazione di domenica prossima, per protestare silenziosamente contro un’Amministrazione, quella del Comune dell’Aquila, che ha lavorato per impedire alla Città di partecipare a questo come ad altri processi decisionali. L’Auditorium, ovviamente, andava costruito, ma poteva essere scelta una collocazione ben diversa, più funzionale e soprattutto meno penalizzante per il tessuto storico e architettonico dell’Aquila.
A questo si aggiunga che, in base a quanto riferito dai ‘media’, la “spartizione” dei posti per assistere all’evento mi sembra una sorta di lotteria, di cui si conoscono già i non vincitori: i cittadini aquilani.
In ogni caso sarà una serata all’insegna della musica; giusto che abbia un’opportunità in più il Conservatorio, tempio della cultura musicale che tutta l’Italia di invidia.
Roberto Tinari
Consigliere comunale dell’Aquila
(Gruppo “L’Aquila Città Aperta”)
Vice Presidente del Consiglio
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