L’Ilva ha 5 giorni di tempo, a partire da ieri sera, per avviare lo spegnimento degli impianti dell’area a caldo sequestrati il 26 luglio perche’ inquinanti. L’ultimatum della Procura di Taranto prevede che in caso di inottemperanza i custodi potranno nominare ausiliari ”procedendo senza ulteriori indugi” allo spegnimento.
L’Ilva in pratica dovrà attuare al piano di fermate impianti, a partire dall’altoforno 1, che i custodi avevano già consegnato all’azienda nelle scorse settimane al fine di bloccare le emissioni inquinanti. In un vertice di qualche giorno fa tra custodi e Procura, i custodi avevano infatti lamentato come l’Ilva non avesse eseguito le direttive impartite e come lo stop degli impianti fosse sostanzialmente rimasto sulla carta. Di qui la decisione di imprime una stretta con una nuova direttiva. Qualora l’Ilva non adempisse, la magistratura farà ricorso anche a tecnici esterni.
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