Dal 3 ottobre Gunther von Hagens’BODY WORLDS – il vero mondo del corpo umano è approdata a Milano, prodotta da Arts & Sciences Italy in collaborazione con il Settore Cultura Moda Design del Comune lombardo, allestita presso la Fabbrica del Vapore. La mostra ha registrato oltre trentaquattro milioni di visitatori, in più di sessanta città del mondo.Un grande successo per la prima italiana, a Roma, dove è stata vista da 150.000 persone.
Grazie alla tecnica della “plastinazione”, inventata e brevettata dallo scienziato tedesco Gunther von Hagens, BODY WORLDS consente ai visitatori una visione unica e affascinante dell’interno del corpo umano. Il procedimento della plastinazione permette di conservare perfettamente tessuti e organi sostituendo ai liquidi corporei polimeri di silicone. In questo modo l’esperienza del visitatore è diretta, non mediata dalla presenza di filtri, come i boccali e la formalina in cui in passato venivano immersi i campioni anatomici.
Nel visitatore si risuscita così l’interesse per la scienza, spiega Fabio Di Gioia che ha portato in Italia questo strumento divulgativo.
BODY WORLDS presenterà a Milano un allestimento mai visto prima in Italia, senz’altro tra i più completi al mondo.
La mostra celebra la meraviglia del corpo umano riservando un’attenzione particolare al cuore, considerato il “motore” della vita, primo organo a formarsi dopo il concepimento.
Attraverso il confronto tra organi sani e organi affetti da patologie, mostrando peculiarità e dettagli dell’anatomia, BODY WORLDS divulga e educa sui temi della salute, del benessere, della corretta nutrizione, permettendo alle persone di comprendere esattamente cosa accade quando il corpo si ammala e come uno stile di vita sbagliato possa minare la salute.
Per capire l’essenza della vita bisogna conoscere la morte perché come attestato dagli antropologi, noi siamo abituati a una visione corporea della vita e l’arbitrarietà ci spaventa. In realtà l’anima è immortale ma se non curiamo il nostro corpo sin da giovane, i nostri organi diventeranno uno sperimento sotto la lente di un microscopio.
Francesca Ranieri
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