Si è conclusa oggi a L’Aquila la VI Conferenza Nazionale del Volontariato. Al termine dei tre giorni di lavoro i volontari provenienti da ogni parte d’Italia hanno approvato un documento con il quale rivolgono un appello ai cittadini e a tutte le componenti sociali, istituzionali, politiche, produttive ed economiche del Paese affinchè si affronti questa crisi che sta colpendo duramente tutti, e soprattutto i più deboli, con un grande sforzo culturale, per individuare le strade del cambiamento, con disponibilità e capacità di innovazione.
I volontari chiedono un’alleanza più forte, per cambiare e ricostruire insieme il nostro Paese rimettendo al centro delle scelte politiche, economiche, culturali ed amministrative la persona umana e che il volontariato sia riconosciuto come un moltiplicatore di risorse relazionali ed economiche, in grado di contribuire alla governance delle nostre comunità e dei nostri territori. “Non possiamo accettare di essere chiamati solo ad attuare scelte fatte da altri o a coprire le carenze dei servizi pubblici, delle Amministrazioni e delle istituzioni. Chiediamo di incidere sulla determinazione delle politiche locali, nazionali e globali, sui temi di cui ci occupiamo” riporta il documento. E’ all’interno di questo frame, i volontari chiedono:
– che il mondo del lavoro costruisca, promuova e agevoli il volontariato;
‐ che ne venga riconosciuto il valore educativo inserendo sistematicamente programmi specifici nella scuola e nella formazione degli adulti;
‐ che venga approvata una legge efficace contro la corruzione e il riutilizzo nel sociale delle risorse liberate e dei beni confiscati ai corrotti;
‐ che il Governo aumenti e stabilizzi i finanziamenti per il servizio civile nazionale;
‐ che faccia diventare il 5 per mille legge dello Stato, conceda agevolazioni fiscali, abbatta l’Iva e preveda alcune esenzioni (Irap, tassa rifiuti, bollo auto…) anche alla luce delle indicazioni dell’Unione Europea;
‐ che Governo e forze politiche si facciano carico dell’urgenza di rivedere, diminuendole, le spese militari e di aumentare l’impegno di risorse per il welfare;
‐ che si semplifichino le pratiche burocratiche e amministrative;
‐ che si inserisca istituisca un Registro delle Reti nazionali di volontariato;
‐ che le istituzioni nazionali ed europee riconoscano e valorizzino la realtà del volontariato
‐ che i media offrano una rappresentazione del volontariato e del sociale più articolata.
Lascia un commento