“CamMiNo – Camera Nazionale Avvocati per la Famiglia e i Minorenni – esprime totale dissenso e sdegno per la modalità con le quali è avvenuto l’allontanamento di un figlio minore ad opera delle forze di polizia e mandato in onda ieri sera nel programma ‘Chi l’ha visto?’”. E’ quanto si legge in una nota dell’associazione. “Il piccolo, in un contesto di inusitata violenza verbale, mentre si divincolava piangendo, veniva trascinato dalle forze di Polizie per le mani e per i piedi, caricato su di una volante della polizia e portato via dalla madre. Senza, ovviamente, voler entrare nel merito del provvedimento di allontanamento, CamMiNo – nel presupposto che il video sia autentico – rileva che modalità violente e irrispettose della dignità umana del figlio minore sono di per sé contrarie alla Carta di Nizza e alla Convenzione di New York sui diritti del fanciullo che vietano trattamenti disumani e degradanti; sono modalità incostituzionali e lesive del suo superiore interesse che deve costituire criterio determinante nell’agire di tutti gli operatori del settore, compresi ovviamente le Forze di Polizia”.
“Modalità inadeguate e degradanti di esecuzione di un provvedimento a tutela di un figlio minore di età – anche se fosse di per sé astrattamente legittimo – ne vanificano totalmente la portata, provocando danni gravi e difficilmente riparabili al suo sviluppo psico-fisico. Così anche univocamente le indicazioni della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo in materia di esecuzione di provvedimenti a tutela dei figli minori di età. CamMiNo rileva anche che episodi di questo genere, anche se non assurgono a rilievo della cronaca, si verificano purtroppo con inammissibile frequenza e richiedono urgenti interventi normativi sulla fase esecutiva dei provvedimenti a tutela dei minori, totalmente carente, e la cui regolamentazione urge in funzione della loro tutela”.
“CamMiNo infine richiede al Ministro degli Interni e al Ministro di Giustizia di aprire immediatamente un’inchiesta su quanto verificatosi, individuando responsabilità, attivando ogni sostegno a tutela della persona minore di età vittima degli illegittimi comportamenti delle Forze dell’Ordine e impartendo adeguate disposizioni affinché situazioni similari, lesive della dignità umana di persone minori di età e indegne della cultura del nostro Paese, non possano più ripetersi”.
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