Nei pronostici di inizio stagione veniva data gia’ per spacciata e in effetti nelle prime tre partite erano arrivate tre sconfitte. Poi il pari col Bologna e le vittorie con Palermo e Cagliari hanno rilanciato il Pescara e il tonfo con la Lazio non fa cambiare idea a Giovanni Stroppa che crede piu’ che mai nei suoi ragazzi. Per il tecnico che ha preso il posto di Zeman la salvezza e’ piu’ che alla portata, “le nostre armi sono la qualita’ dei ragazzi e il collettivo, ci sono limiti di esperienza ma se facciamo quadrato ci toglieremo grandissime soddisfazioni. L’ambiente e’ eccezionale, i tifosi ci sostengono dal 1′ al 95′, si e’ visto anche con la Lazio, ci sono vicini, i ragazzi lo sentono e sono molto contenti”.
Stroppa sa di avere tra le mani “una squadra giovane, puo’ essere giustificabile qualche passo falso. E’ vero che i gol al passivo sono tanti e bisogna lavorare molto su questo ma abbiamo giovani molto validi, li aspetteremo e aspetteremo la loro costanza di rendimento, bisogna farli crescere con tranquillita’”. Tra coloro che si sono messi in luce in queste prime partite spiccano Quintero e Weiss, col primo che sarebbe finito gia’ nel mirino della Juventus come possibile vice-Pirlo. “Quintero anche in Colombia giocava da trequartista, riesce a svariare molto, soprattutto in avanti, sa giocare molto bene con la palla tra i piedi, deve adattarsi al nostro campionato e lo sta facendo bene – commenta il suo allenatore ai microfoni di Sky Sport – in prospettiva futura lo vediamo nel ruolo di Verratti, ha tutte le caratteristiche per esprimersi al meglio anche in quella posizione. Weiss ha un talento innato ma deve imparare a fare bene le due fasi”. Come il Pescara, anche Stroppa sta superando un certo scetticismo attorno alle sue qualita’. “Spesso gli allenatori vengono scelti perche’ hanno degli sponsor o portano degli sponsor e ci sono dirigenti superficiali che prendono gli allenatori tanto per prenderli e dopo una giornata li mandano via”, spiega il tecnico, gia’ proiettato verso la sfida all’Udinese alla ripresa del campionato. “Abbiamo 8 giocatori impegnati con le nazionali, gli altri li ho ritrovati in salute – aggiunge – La sconfitta con la Lazio brucia ancora, resta l’amaro dentro ma anche la voglia di rivincita e non vediamo l’ora di giocare a Udine”.
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