Altra replica e’ stata quella dell’avvocato Carlo Sica, responsabile civile, in rappresentanza del Presidenza del Consiglio dei ministri. “Ho detto che il 31 marzo non si e’ riunita la Cgr non solo perche’ non c’era il numero legale, perche’ di esponenti di quella commissione erano presenti solo in quattro, non ci sto alle falsita’! So di poter guardare negli occhi ogni persona, ho la presunzione che gli altri mi comprendano perche’ parlo in maniera banale, da buon padre di famiglia. Se non vengo compreso la responsabilita’ non e’ mia. Ho detto e ridico alle parti offese che in questo processo che non ci sono responsabilita’ penali, c’e’ il fato, c’e’ il terremoto”.
“Nessuno l’ha convocata, la commissione. Speravo che su questo punto il pm replicasse, ma sono rimasto deluso. Entrambi i pm lo hanno dato per scontato. L’esempio della tragedia di Sarno – ha aggiunto Sica – con questo processo non c’entra nulla, le esondazioni dei fiumi sono prevedibili. Con una pioggia straordinaria so che il fiume esondera’ e i fiumi esondano sempre negli stessi punti. Che c’entra l’uragano Katrina paragonato al terremoto, quello era certamente prevedibile. Nello sviluppo del dibattimento e nell’esame delle carte non ha detto che non era la Cgr ma una riunione di esperti con un determinato mandato, poi sarebbe stato libero di esaminare se ben assolto o con profili penali. Cosa c’e’ che fa attestare ancora su questo? Ribadisco che cosi’ si creano false illusioni e speranze. Si fa credere che si e’ svolta una riunione di una commissione che non si e’ svolta”.
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