Enrico Mattei, non è più giallo, è storia. Acqualagna, sua città natale, sabato 27 e domenica 28 ottobre commemora i 50 anni dalla morte per attentato del grande fondatore dell’ENI. Presenzierà l’attuale presidente dell’ENI Ing Giuseppe Recchi.
Per l’occasione si apre la casa natale divenuta oggi il primo museo in Italia a lui dedicato. Qui la storia si è fermata e conserva intatte alcuni inediti stralci di storia personale del grande Mattei:
L’ultima firma dell’ingegnere fatta prima di essere ucciso;
Il tappo della bottiglia di champagne stappato nel febbraio 1953 a seguito della firma di approvazione e fondazione E.N.I. avvenuta in Corso Venezia a Milano.
E poi alcuni effetti personali, come la scrivania rimasta intatta con i suoi occhiali, le sue letture, il portasigarette…le passioni di quando non pensava al lavoro , ovvero la pesca, di cui si conservano tutti i suoi strumenti… Il sindaco di Acqualagna Andrea Pierotti ha detto: “ Non vogliamo indagare le cause dell’attentato, che sono oramai abbastanza note ma vogliamo dedicarci all’Uomo Mattei e alla grande passione civile che lo ha reso uno dei principali sostenitori dello sviluppo industriale post bellico e della dignità dell’uomo lavoratore, perché come recita l’epigrafe posta nella sua casa natale , Enrico Mattei compì imprese “ […] grandiosamente suscitate non a proprio ma a universale profitto per elevare il lavoro a fondamento di libertà”
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