Sono stati accolti e rifocillati nella struttura sportiva dello “Scatolone” accanto allo stadio della città dello Stretto, i migranti che stanotte sono stati intercettati al largo di Capo d’Armi, sulle coste di Reggio Calabria. La Guardia di finanza ha già individuato e tratto in arresto almeno cinque persone, considerate gli scafisti alla guida del peschereccio d’altura che aveva a bordo 169 persone, tra cui 25 donne e 33 bambini. L’imbarcazione è stata intercettata in nottata da un’unità del gruppo aeronavale di Messina della Guardia di finanza al largo di Capo dell’Armi. Nell’operazione, coordinata dal comando di Pomezia Pratica di Mare, sono stati impegnati un Atr 42 nonché tre pattugliatori veloci ed un elicottero del Gan di Messina. L’imbarcazione, battente bandiera greca, era stata avvistata nel tardo pomeriggio di ieri a circa 140 miglia a sud-est di Capo Passero (Siracusa) e successivamente monitorata nel corso della navigazione. Una volta entrato in acque territoriali, il peschereccio è stato prima bloccato e poi condotto nel porto di Reggio Calabria. In seguito sono iniziate le operazioni d’identificazione degli immigrati che hanno riferito di essere afghani e di essere partiti tre giorni fa dal porto di Istanbul. I profughi sono in buone condizioni di salute; l’unica a lamentare dei problemi è stata una donna per la quale è stato necessario il ricovero in ospedale.
Reggio Calabria: sbarco di afgani, arrestati gli scafisti
Sono stati accolti e rifocillati nella struttura sportiva dello “Scatolone” accanto allo stadio della città dello Stretto, i migranti che stanotte sono stati intercettati al largo di Capo d’Armi, sulle coste di Reggio Calabria. La Guardia di finanza ha già individuato e tratto in arresto almeno cinque persone, considerate gli scafisti alla guida del peschereccio […]
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