Sla: nuovo sciopero della fame dal 14 novembre

”Dal 14 novembre i disabili gravi e gravissimi, tra cui gli ammalati di sla, riprenderanno lo sciopero della fame con un’alimentazione al 50%, dal 21 novembre daranno vita ad un presidio sotto il ministero dell’economia”. Lo annuncia la vicepresidente del Comitato 16 novembre onlus, Mariangela Lamanna. ”Il governo ci ha assicurato il finanziamento del fondo […]

”Dal 14 novembre i disabili gravi e gravissimi, tra cui gli ammalati di sla, riprenderanno lo sciopero della fame con un’alimentazione al 50%, dal 21 novembre daranno vita ad un presidio sotto il ministero dell’economia”. Lo annuncia la vicepresidente del Comitato 16 novembre onlus, Mariangela Lamanna. ”Il governo ci ha assicurato il finanziamento del fondo per la non autosufficienza ma di fatto non abbiamo visto ancora nessun impegno concreto, se non parole dal grande effetto mediatico come quelle del ministro Grilli dal Messico che rassicurava sulla presenza dei fondi”.

”Noi abbiamo dato fiducia ai ministri Balduzzi e Fornero che erano venuti a Cagliari, a casa del nostro segretario generale Salvatore Usala, malato di sla e tracheotomizzato, che avevano assicurato entro il 20 novembre il rifinanziamento del fondo per la non autosufficienza che garantisce aiuti per l’assistenza a tutti i malati con disabilita’ gravi e gravissime – spiega la vicepresidente del Comitato 16 novembre -. Con le dichiarazioni del ministro Grilli da Citta’ del Messsico ci si e’ resi protagonisti di una gravissima mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini italiani, disabili e non: quella del ministro che annunciava la presenza di fondi senza un reale piano di impegno e’ stata una mossa strategica per tacitare la stampa, ma noi non ci stiamo. Qui la gente continua a morire nella latitanza piu’ assoluta del nostro governo, e’ una cosa scandalosa”.

Le Regioni dallo scorso giugno hanno ricevuto i soldi per l’assistenza ai malati di sla ma ancora non li stanno dando alle famiglie.

”E’ gravissimo – conclude Lamanna – i malati continuano a morire e le famiglie a spendere soldi che non hanno quando le regioni hanno a disposizione questi fondi senza vincoli. Stiamo valutando un esposto alla Procura contro quelle regioni, come il Lazio e la Puglia, che ancora non hanno deciso l’erogazione dei contributi”.

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