Lettera aperta a Monti: subito decreto legge per svuotare carceri

Una lettera aperta al presidente Monti e ai ministri Severino e Riccardi per chiedere al governo un decreto per alleggerire il sovraffollamento delle carceri. Ad inviarla il coordinatore dei garanti nazionali, Franco Corleone, che lunedì 22 ottobre ha cominciato un digiuno collettivo a staffetta. “Il sovraffollamento non è una calamità naturale né un mostro invincibile […]

Una lettera aperta al presidente Monti e ai ministri Severino e Riccardi per chiedere al governo un decreto per alleggerire il sovraffollamento delle carceri. Ad inviarla il coordinatore dei garanti nazionali, Franco Corleone, che lunedì 22 ottobre ha cominciato un digiuno collettivo a staffetta.
“Il sovraffollamento non è una calamità naturale né un mostro invincibile – si spiega nella lettera – basta eliminare le leggi criminogene che hanno provocato il disastro. Per questo è urgente un decreto legge per cancellare le norme più vergognose e “affolla-carcere” della legge sulle droghe, alla radice della crescita incontrollata dei detenuti. Solo l’anno scorso sono entrate in prigione per violazione della normativa antidroga 28.000 persone (fra consumatori e piccoli spacciatori), mentre sono oltre 15.000 i tossicodipendenti ristretti su un totale di 67.000: la metà dei detenuti ammassati e stipati nelle patrie galere hanno a che fare con la legge sulle droghe”.

“Il Presidente Napolitano – prosegue la lettera – ha parlato di una questione di “prepotente urgenza”: questa affermazione, se non la si vuole far diventare un mero esercizio di retorica, obbliga il Governo a emanare un decreto legge allo scopo di evitare l’arresto agli accusati di fatti di lieve entità riguardo alla detenzione di sostanze stupefacenti e per far uscire i tossicodipendenti e destinarli a programmi alternativi (oggi preclusi da vincoli assurdi e dall’applicazione della legge Cirielli sulla recidiva).
Chiediamo un provvedimento giusto, costituzionalmente motivato e indispensabile per interrompere uno stato di illegalità, tenendo conto che nel 2006 la modifica della legge sulle droghe fu approvata con lo strumento del decreto legge e il voto di fiducia”.

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