Lazio: alzheimer e demenze, mancano le strutture

“Sono piu’ di 80 mila le persone nel Lazio malate di Alzheimer e affette da demenze. Purtroppo in questi anni non hanno fatto da contraltare degli investimenti mirati. Nei servizi sociali, infatti, solo l’1% delle strutture e’ rivolta all’assistenza delle demenze”. Lo ha detto l’assessore regionale alle Politiche sociali, Aldo Forte, intervenendo, in Regione, al […]

“Sono piu’ di 80 mila le persone nel Lazio malate di Alzheimer e affette da demenze. Purtroppo in questi anni non hanno fatto da contraltare degli investimenti mirati. Nei servizi sociali, infatti, solo l’1% delle strutture e’ rivolta all’assistenza delle demenze”. Lo ha detto l’assessore regionale alle Politiche sociali, Aldo Forte, intervenendo, in Regione, al convegno dei Centri diurni Alzheimer del Lazio. L’obiettivo dell’iniziativa e’ quello di promuovere un confronto tra le istituzioni e le diverse realta’ del privato sociale e del mondo delle associazioni. Le demenze – hanno sottolineato gli organizzatori – sono considerate un esempio paradigmatico della necessita’ di integrazione socio-sanitaria e di approccio multidisciplinare nel trattamento di condizioni patologiche croniche, che riducono l’autonomia funzionale del paziente. “In questi due anni e mezzo abbiamo cercato di invertire la tendenza di mancati investimenti, e la riprova e’ l’approvazione della legge regionale in Consiglio sull’Alzheimer e il primo piano dell’assessorato alle Politiche sociali sull’alzheimer- ha spiegato Forte- Con un approccio innovativo il testo mette in campo un programma strutturale e non interventi a pioggia su tutto il territorio, basato sull’assistenza domiciliare, sulla creazione del Centro di sollievo, sul potenziamento dei centri diurni nelle province, dove sono piu’ carenti, sulla formazione degli operatori e sul sostegno alle famiglie”. Forte ha sottolineato, infatti, che l’Alzheimer “e’ una malattia sociale e ha un impatto psicologico che sulle famiglie, che fino ad oggi si sono fatte carico nell’onere maggiore nell’assistenza alle persone. Noi stiamo cercando di mettere in campo adeguati supporti a questo welfare familiare”

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