Capitalizzare lo sforzo progettuale, le reti e le iniziative realizzate dalle città candidate a Capitale Europea della Cultura 2019, per creare metodi innovativi finalizzati al potenziamento dell’offerta turistica su scala nazionale e alla valorizzazione dell’industria culturale.
Questo il contenuto di un documento, sottoscritto dalle città italiane candidate a Capitale Europea della Cultura 2019 (oltre all’Aquila, Aosta, Amalfi, Bari, Bergamo, Brindisi, Caserta, Mantova, Matera, Perugia, Assisi, Ravenna, Siena, Siracusa, Urbino, Venezia) all’esito di una riunione tenutasi nella sede del Cidac, il Circuito delle Città d’Arte d’Italia, alla presenza del segretario generale del Ministero per i Beni e le Attività culturali Antonella Pasqua Recchia.
“L’iniziativa – ha spiegato l’assessore alla Cultura Stefania Pezzopane, che ha partecipato in rappresentanza del Comune – ha avuto lo scopo di verificare il lavoro che le singole città stanno predisponendo per partecipare al bando, che il Mibac pubblicherà a breve e a seguito del quale le città avranno 10 mesi di tempo per predisporre i rispettivi dossier a sostegno della candidatura. Le città candidate, che per regolamento dell’Unione Europea devono impegnarsi a realizzare i propri progetti anche nel caso non fossero scelte come Capitale, possono offrire al Paese intero progetti e idee imperniati sulla cultura come possibile modello di rilancio dell’economia e del turismo. È chiaro – ha proseguito l’assessore – che noi partecipiamo per vincere. Come ho sottolineato nel corso della riunione, infatti, per noi il 2019 sarà un anno cruciale, un anno di bilanci, a 10 anni dal sisma, e un’occasione per mostrare all’Italia e all’Europa lo stato della ricostruzione. Nello stesso tempo, però, ho aderito con entusiasmo alla proposta emersa nel corso dell’incontro, dal momento che essa costituisce un’occasione per stabilire e rafforzare legami e sinergia con altre città d’arte. Concordiamo pienamente, infatti, con l’idea, presentata dal Mibac, di capitalizzare e valorizzare, a beneficio della cultura nell’intero Paese, il grande impegno organizzativo, produttivo e progettuale, anche in termini di infrastrutture e reti, oltre che di iniziative e percorsi, che le città candidate stanno predisponendo per sostenere le proprie candidature. Pensiamo a metodi innovativi per gestire gli spazi, avviare sperimentazioni, valorizzare i collegamenti e le reti, anche in termini di software, ai fini di creare un nuovo orizzonte in termini di sviluppo, lavoro e crescita per il Paese. Un’esperienza e un esempio da portare, ed esportare, anche nel resto d’Europa”.
L’Aquila: 2019, occasione per accendere i riflettori sulla città
Capitalizzare lo sforzo progettuale, le reti e le iniziative realizzate dalle città candidate a Capitale Europea della Cultura 2019, per creare metodi innovativi finalizzati al potenziamento dell’offerta turistica su scala nazionale e alla valorizzazione dell’industria culturale. Questo il contenuto di un documento, sottoscritto dalle città italiane candidate a Capitale Europea della Cultura 2019 (oltre all’Aquila, […]
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