‘Play Tech’ una campagna per contro i rischi del web

Sui 2.400 contatti di bambini e adolescenti che hanno contattato Telefono azzurro nel 2011 (218 dei quali via chat), tre su dieci hanno segnalato problemi con le nuove tecnologie. Dalla diffusione di immagini sessualmente esplicite (il sexting, l’invio di materiali a sfondo sessuale via mms o email), fino all’adescamento in rete (grooming) e al cyberbullismo: […]

Sui 2.400 contatti di bambini e adolescenti che hanno contattato Telefono azzurro nel 2011 (218 dei quali via chat), tre su dieci hanno segnalato problemi con le nuove tecnologie. Dalla diffusione di immagini sessualmente esplicite (il sexting, l’invio di materiali a sfondo sessuale via mms o email), fino all’adescamento in rete (grooming) e al cyberbullismo: è questo il ventaglio di minacce a cui i minori vanno incontro sulla rete.

“Il problema è particolarmente diffuso in Paesi europei come la Gran Bretagna – racconta Barbara Forresi, ricercatrice di Telefono azzuro-. Si registra un aumento anche in Italia, ma non ci sono numeri precisi”. Bisognerà attendere gennaio 2013, quando uscirà una ricerca finanziata dalla Comunità europea per studiare il fenomeno in sei Paesi del continete. In Italia, sono stati coinvolti 5 mila ragazzi di medie e superiori. Tra le sorprese annunciate, i dati sul bullismo dei ragazzi nei confronti degli adulti, episodi monitorati fino ad oggi solo all’estero.

In occasione della Giornata nazionale dei diritti dell’infanzia, il 20 novembre, Telefono azzurro e Google lanciano al liceo Marconi di Milano “Play Tech” una campagna congiunta per sensibilizzare ragazzi di medie e superiori e i loro genitori circa i rischi di stare sempre connessi in rete. Una questione taciuta nella maggior parte delle famiglie italiane. I numeri dell’ultimo rapporto pubblicato da Telefono azzurro (dicembre 2011) evidenziano che un adolescente su quattro parla con i genitori di internet ma solo un genitore su cinque conosce (poco) le attività virtuali del figlio. Colpa anche di una conoscenza inadeguata del mezzo: il 67% dei familiari dice di non sapere uno smartphone, il 34,9% uso poco o per niente di internet.

Alla presentazione di Play Tech è intervenuta anche Maria Grazia Guida, vicesindaco del Comune di Milano: “Dobbiamo alfabetizzare le generazioni di genitori per aiutarli a conoscere potenzialità e rischi di questi strumenti”. Play Tech coinvolgerà sei istituti di medie e superiori (due a Milano, due a Roma e due a Palermo). Fino a giugno, nelle sei scuole studenti e genitori parteciperanno a laboratori sulle nuove tecnologie con lo scopo di realizzare un decalago sul navigare sicuri in rete. Non su carta ma in video: il filmato migliore verrà premiato a giugno 2013 e pubblicato sul canale Youtube di Telefono azzurro. (lb)

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