La spesa pensionistica complessiva sostenuta dall’Inps nel 2011 è di 194,4 miliardi di euro: l’1,7per cento in più rispetto allo scorso anno. La parte maggiore è rappresentata dalle prestazioni previdenziali (87,4 per cento), il 12,6 per cento da prestazioni assistenziali.
Pensioni previdenziali. L’importo totale è nel 2011 è di 169,9 miliardi di euro (+ 2,5per cento rispetto al 2010), così spartiti: il 74 per cento per le pensioni di vecchiaia e anzianità (9,5 milioni), il 16,5 per cento per le pensioni ai superstiti (3,8 milioni) e il 6,7 per cento per le pensioni d’invalidità e inabilità (1,4 milioni). L’importo medio delle pensioni di vecchiaia è di 649 euro mensili, mentre quelle di anzianità hanno un valore medio di 1.514 euro. Decisamente più bassi gli importi delle altre pensioni: 560 euro quelle ai superstiti, 599 l’importo medio del trattamento d’invalidità
Pensioni assistenziali. Rappresentano il 12,6 per cento della spesa pensionistica complessiva: 24,6 miliardi spesi nel 2011, cioè il 3,2 per cento in meno rispetto al 2010. La maggior parte (65,8per cento), ovvero 16,2 miliardi, sono stati spesi per oltre 2,7 milioni di prestazioni d’invalidità civile. Tra queste, si rileva un calo del 10,3 per cento della spesa per le pensioni, mentre è pressoché stabile quella per le indennità di accompagnamento. Da notare che le pensioni assistenziali sono quelle a più basso importo mensile: 390 euro per la pensione o l’assegno sociale, 411 per l’invalidità civile
Social Card. Tra le altre prestazioni erogate dall’Inps, c’è la Social Card, strumento di sostegno ai nuclei familiari in difficoltà economica, emesso dall’Istituto ma interamente a carico dello Stato: nel 2011, 535.412 beneficiari (il 74per cento nel Sud e nelle isole), per un importo totale di 207,1 milioni.
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