L’Associazione culturale “Arte per le Marche”, da sempre impegnata a promuovere eventi culturali per il sociale volti alla ricerca della conoscenza attraverso la trasversalità delle Arti, ha aderito con molto entusiasmo alla chiamata del Comitato “Padre Adalberto Galassi” missionario della Consolata di Torino in Tanzania, nella cura delle celebrazioni nel decennale della sua scomparsa, avvenuta il 24 novembre 2002. Padre Adalberto Galassi, infatti, nella sua breve vita rappresenta un vero esempio in un’epoca come la nostra così povera di spirito e di riferimenti di alto profilo etico.
L’evento commemorativo si terrà sabato 24 novembre 2012, alle ore 16, a Caldarola (Macerata) presso Palazzo Pallotta, ex Aula consiliare. La manifestazione ”La memoria è un giardino…..Semina”, a cura dell’Associazione “Arte per le Marche”, è promossa dal Comitato Padre Adalberto Galassi e patrocinata dal Comune di Caldarola, dall OMPSI (Osservatorio della Pace e del Monitoraggio della Pace di Assisi) e dall’ ISCOS – Cisl Marche.
La storia di Padre Adalberto Galassi appartiene a quegli eroi di vita quotidiana, vita che dalla provincia, dove nasce a Caldarola nel 1941, parte per il mondo sino alla grande madre Africa. Quando lascia Caldarola è davvero molto giovane, entra in seminario e divenuto prete percorre attraverso la fede un cammino di luce ed impegno compiendo senza enfasi come missionario in Tanzania un percorso a ritroso rispetto all’occidente, nel quale toglie a se stesso agi e superfluo per gli altri. Ricordarlo ora nel decennale della scomparsa, oltre che doveroso, diviene fondamentale per tracciare un seminato, linee guida indicative per una società come la nostra, quella attuale, così ricca di egoismo e povera di maestri illuminati.
Padre Adalberto Galassi aveva sempre “da fare e da pensare”, cosa fare per gli altri. La sua figura schiva e silenziosa era di fatto contrapposta alla sua intensa attività di relazioni e comunicazioni come reale “portavoce” di tutte le istanze di una comunità vasta ed eterogenea, per lo più mussulmana. Padre Adalberto ascolta, accoglie, difende e aiuta, senza distinzioni sociali né di credo religioso. E’ questo l’humus culturale adatto a far crescere il seme della pace, che contraddistingue la Tanzania a tutt’oggi, in quanto unico stato africano a non aver subito alcuna guerra, né interna né esterna.
Per comprendere la storia del religioso marchigiano bisogna immaginare tanta strada, fatta di cielo ma anche fatta di terra, dove è stato seminato il seme della pace, i cui frutti, almeno in parte hanno un nome: Missione Kibiti. Una di quelle Missioni vere di pace dove non si nascondono armi, ma si aprono mani che curano altre mani, occhi che ricevono speranza e progetti che prendono corpo da donne non mutilate ma riconosciute.
“La memoria è un giardino…Semina” vivrà un momento musicale di alta intensità con un concerto del violoncellista Alan Di Liberatore.
Alan Di Liberatore si è diplomato con il massimo dei voti e la lode in violoncello presso l’Istituto Musicale Pareggiato “G. Braga”di Teramo. Ha partecipato già ad importanti concorsi nazionali vincendo le due edizioni consecutive promosse dal “Rotary Club”di Giulianova, nel 1996 e 1997. Ha preso parte ad importanti stages e master classes tenuti da prestigiosi Maestri, quali Michael Flaksmann, Radu Aldulescu e Luigi Piovano.
Nel marzo del ‘99 ha partecipato, in duo con la pianista Ivana D’Alesio, al corso di musica da camera tenutosi presso l’Istituto Musicale “G.Braga” dal Maestro Jan Pospichal. Suona in diverse orchestre e formazioni da camera ed è risultato vincitore, in trio, del terzo premio al 6° Concorso nazionale di Ortona, nella sezione musica da camera e recentemente ha inciso un disco di musiche francesi con l’Orchestra Sinfonica Abruzzese. Ha collaborato con Roberto Benigni e Nicola Piovani per lo spettacolo “L’ultimo del Paradiso” in onda su Rai Uno e con il gruppo sperimentale “Condominio Abracadabar” ha partecipato alla realizzazione di una compilation distribuita dalla Rai.
Inoltre, si è esibito in trio con il vincitore di Sanremo Simone Cristicchi e con Nada, partecipando all’edizione 2006 del Festival Musicultura (già Premio Recanati) e, in duo con il pianista Lorenzo Materazzo, aggiudicandosi il primo premio assoluto al Concorso Musicale Internazionale “Paolo Barrasso” di Caramanico Terme (Pe), edizione 2009.
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