E’ in corso da alcuni minuti, nella sede del ministero dell’Economia a Roma, il confronto fra i delegati del comitato “16 novembre”, composto dai malati di Sla che protestano contro il governo, e il sottosegretario Gianfranco Polillo. A varcare per primo il portone di via XX settembre Salvatore Usala, il segretario nazionale del comitato, accompagnato da sua moglie Giuseppina: Usala, malato di Sla che nelle scorse settimane aveva ricevuto la visita, nella sua casa di Monserrato, vicino a Cagliari, dei ministri Fornero e Balduzzi, è entrato nella sede del dicastero senza batteria di riserva e con un’autonomia del ventilatore che gli permette di respirare e dunque lo mantiene in vita, di circa quattro ore. Insieme a loro, incontrano Polillo anche la portavoce e vicepresidente del comitato Mariangela Lamanna, e altri due malati di Sla, Raffaele Pennacchio e Luca Pulino. Assente giustificata invece Laura Flamini, presidente del comitato, malata di Sla e impossibilitata dalla polmonite a muoversi da casa. Davanti al ministero restano gli altri malati e i cartelli che esprimono la motivazione della protesta: “Senza il vostro aiuto preferiamo morire”, “Le persone non autossuficienti vogliono restare a casa”, “Fermiamo lo sterminio dei diritti sociali”.
La posizione del comitato è ferma: se il ministero, e quindi il governo, non assicurerà di raddoppiare il Fondo per la non autosufficienza attualmente previsto dalla legge di stabilità (200 milioni di euro), la protesta arriverà alle estreme conseguenze e Salvatore Usala, rifiutandosi di cambiare le batterie del suo ventilatore, smetterà di respirare. Contemporaneamente alla manifestazione di Roma, i circa sessanta malati di Sla che in Italia dal 16 novembre hanno ricominciato lo sciopero della fame, hanno oggi azzerato completamente la loro alimentazione: una condizione che li espone a rischi elevati per la salute. In piazza ad accompagnare e sostenere il comitato oltre 150 persone, tra cui una ventina di malati, alcuni arrivati in ambulanza. Il presidio è autorizzato dalla questura per due giorni e il Comitato, se non ottenesse risposte sicure, minaccia anche di pernottare davanti alla sede del ministero. Prima dell’incontro, la portavoce Lamanna ha confidato la delusione per non aver ottenuto la possibilità di un confronto diretto con il ministro dell’Economia Vittorio Grilli: con Polillo infatti il Comitato si è già incontrato due volte nell’ultimo mese, e “se siamo qui oggi è perché la situazione non si è risolta”.
Oggi è previsto il voto di fiducia alla Camera sulla legge di stabilità: nessuna modifica a quel testo dunque arriverà oggi, ma già dalla prossima settimana il Senato sarà chiamato a ridiscutere alcune misure: la possibilità di integrare il finanziamento dunque c’è, così come pare esserci un’ampia volontà e disponibilità da parte dei partiti. L’opposizione arriva finora proprio dal ministero dell’Economia, che ritiene economicamente insostenibile una maggiore integrazione del Fondo per la non autosufficienza.
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