Banche: spread tassi, a imprese sud denaro costa doppio

Meglio accendere un mutuo a Bolzano che a Crotone. Il costo del denaro non e’ infatti uguale in tutt’Italia, visto che al Sud un prestito puo’ costare fino al doppio che al Nord. Lo rileva Confartigianato che calcola lo spread dei tassi d’interesse legato alla geografia: piu’ penalizzate le aziende del Sud (a Crotone i […]

Meglio accendere un mutuo a Bolzano che a Crotone. Il costo del denaro non e’ infatti uguale in tutt’Italia, visto che al Sud un prestito puo’ costare fino al doppio che al Nord. Lo rileva Confartigianato che calcola lo spread dei tassi d’interesse legato alla geografia: piu’ penalizzate le aziende del Sud (a Crotone i tassi svettano all’8,21%, con un aumento di 161 punti base tra giugno 2011 e giugno 2012), rispetto al Nord. A Bolzano i tassi si fermano al 3,91% (+76 punti base annui).

Non va bene neppure agli imprenditori di Vibo Valentia (a pari merito dei crotonesi con tassi d’interesse dell’8,21% ma cresciuti di 257 punti base in un anno) o di Cosenza, con tassi al 6,97% aumentati di 199 punti base. All’opposto invece Trento, con un costo del denaro al 4,52% cresciuto di 105 punti base tra il 2011 e il 2012, e anche a Cuneo (4,60%, + 107 punti base in un anno). A Crotone, quindi il credito per un’impresa e’ due volte piu’ costoso rispetto a Bolzano, con un divario di 430 punti base. A conferma di uno spread sempre piu’ elevato tra le diverse aree del nostro Paese. Il rapporto di Confartigianato mette anche in evidenza il calo della quantita’ di finanziamenti alle imprese, diminuita del 4,5% tra agosto 2011 e agosto 2012. Le piu’ penalizzate sono le piccole imprese con meno di 20 addetti, i cui finanziamenti si sono ridotti del 4,9%. A ”soffrire” ancora di piu’ il razionamento del credito sono le imprese artigiane: da giugno 2011 a giugno 2012 lo stock dei finanziamenti e’ diminuito del 7,2% e si attesta a 53,3 miliardi. A livello regionale, la maggiore flessione di finanziamenti alle imprese tra agosto 2011 e agosto 2012 si e’ verificata in Sardegna (-10,8%), Molise (-7,7%) e Calabria (-71,%). Se il credito cala, i tassi di interesse sono sempre piu’ alti. A settembre 2012 il tasso medio alle imprese applicato in Italia si e’ attestato al 3,46%, ma sale al 4,42% per i prestiti fino a 1 milione di euro e arriva al 4,86% per i prestiti fino a 250.000 euro. Con questi valori, l’Italia e’ al primo posto per i piu’ alti tassi d’interesse sui finanziamenti registrati nell’area Euro a 17, dove la media dei tassi si ferma al 2,56%, con uno spread di 80 punti base tra il nostro Paese e la media Ue.

Siamo maglia nera in Europa anche per il maggiore rialzo dei tassi: 28 punti base in piu’ tra aprile 2011 e settembre 2012. Nello stesso periodo, invece, nel resto d’Europa il denaro e’ diventato meno costoso: i tassi d’interesse sono infatti diminuiti in media di 56 punti base, e addirittura in Germania il calo e’ stato di 95 punti base.

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