La rete si mobilita per la libertà di informazione. Da questa mattina su Facebook è iniziato un tam-tam telematico. Un flash mob virtuale. “A ogni contatto abbiamo chiesto di condividere l’immagine e la frase “Giornalisti con le mani legate – lettori bendati – l’informazione che votate” perchè pensiamo che l’informazione sia un bene comune, non solo dei giornalisti che con questa legge rischiano il carcere” spiegano gli ideatori di questa protesta pacifica il blogger Marco Patruno (curatore del movimento “L’informazione non è una lobby”) e Sara Dellabella (giornalista). Il messaggio si sta diffondendo anche su Twitter e sta raccogliendo l’adesione di diverse testate web.
Questo il messaggio con cui gli ideatori spiegano l’iniziativa:
“Ciao a tutti, oggi al Senato si voterà il disegno di legge diffamazione, oramai soprannominato ddl Sallusti, dove è contenuta la norma che prevede il carcere pe r i giornalisti e non per i direttori responsabili. Ora, premesso che il ruolo (e da qui il nome) del direttore responsabile è di controllare quello che viene pubblicato sul proprio giornale…se salta questa figura “di garanzia”, i giornalisti diventano direttamente responsabili e carcerabili per quello che scrivono. Per i freelance, i bordereaux, i collaboratori esterni, i giornalisti delle piccole testate di frontiera e tutti quelli che non vivono dentro una redazione strutturata, questo vuol dire ulteriore isolamento. Vuol dire che prima di scrivere un pezzo, attaccare il politico di turno (nel rispetto della deontologia) e denunciare il malaffare ….ci penseranno due volte e spesso rinunceranno. Perchè gli avvocati costano e questo tipo di giornalisti sono spesso sottopagati. Insomma se volete continuare a leggere e noi a scrivere …facciamo questo piccolo gesto: CONDIVIDIAMO L’IMMAGINE SUI NOSTRI PROFILI (O IMPOSTIAMOLA COME IMMAGINE DI COPERTINA SOLO PER OGGI) E INVITIAMO I NOSTRI CONTATTI A FARE LO STESSO. (sdb- AgenParl)
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