Editoria: Estradizione,Espulsione e tutela dei diritti umani

A cura delle Edizioni “ARACNE” di Roma, per conto dell’Universita’ degli Studi “G.Marconi”, nell’ambito della Collana sul Diritto dell’immigrazione, comprendente 10 Volumi, per il Tema riguardante i Diritti Civili e di Liberta’ dell’Immigrato e’ stato pubblicato il quinto, dal titolo “Estradizione, Espulsione  e tutela dei diritti umani”, redatto dal Marsicano di Collelongo, prof. Sandro Valletta, […]

A cura delle Edizioni “ARACNE” di Roma, per conto dell’Universita’ degli Studi “G.Marconi”, nell’ambito della Collana sul Diritto dell’immigrazione, comprendente 10 Volumi, per il Tema riguardante i Diritti Civili e di Liberta’ dell’Immigrato e’ stato pubblicato il quinto, dal titolo “Estradizione, Espulsione  e tutela dei diritti umani”, redatto dal Marsicano di Collelongo, prof. Sandro Valletta,  Docente in Diritto delle migrazioni , che gia’ aveva redatto il primo volume dal titolo “Il diritto di famiglia nelle famiglie immigrate”. La Collana intende coniugare la ricerca e l’interpretazione della Normativa del Diritto dell’Immigrazione – apparentemente disciplinata in modo unitario solo per specifici aspetti ma sostanzialmente ancora frammentaria e variamente inclusa in diversi accorpamenti di disposizioni – con l’individuazione della natura e della tipologia dei piu’ ricorrenti “conflitti”che l’immigrazione ha alimentato e alimenta. Il Diritto dell’Immigrazione non si confonde e non si risolve nel trattamento giuridico dello “Straniero” perche’ la nozione di “Immigrato” implica un “inserimento” nella Societa’ del Paese di accoglienza che puo’ non essere necessario per tutta una serie di rapporti che possono riguardarlo. Sussiste, peraltro, ed assume valenza giuridica, il collegamento dell’Immigrato col Paese d’origine, non unicamente espresso dal rapporto con un diverso Ordinamento Giuridico, che puo’ assumere rilievo nei casi in cui sia prevista la reciprocita’ ma che si manifesta sotto il profilo culturale e dei connessi Diritti Fondamentali. In questa monografia si cerca di affrontare il problema della situazione giuridica dello straniero che risiede nel nostro Paese. Questa prima analisi ci permetterà di affrontare poi il problema principale, cioè come il fenomeno dell’immigrazione e della sempre più massiccia Loro presenza nel nostro Paese possa far sorgere dei casi giudiziari complessi in ambito del Diritto Penale e Costituzionale che fino a questo momento non venivano presi in considerazione.
Il Comitato Scientifico e’ composto dai Proff: Raffaele Chiarelli, Direttore della Collana, Eugenio De Marco, Giuseppe Guarino, Claudio Rossano, Dante Cosi.
Per comprendere appieno i meccanismi dell’espulsione e dell’estradizione, al giorno d’oggi, bisogna essere profondamente consapevoli della difficoltà di giudizio e applicazione di questi sistemi, legati come sono, da una parte all’antica storia della collocazione dello straniero all’interno di sovranità statali dirette e, dall’altra, all’evoluzione etica, politica e sociale che ha arricchito il nostro mondo reale della tutela dei diritti umani. Diritti umani goduti non solo dai residenti o dai cittadini, ma da tutte le persone in quanto individui, in quanto umani.
Questa monografia vuole offrire una fotografia dello stato attuale degli istituti dell’espulsione e dell’estradizione collocata all’interno delle tutele dei diritti umani, sia nazionali sia internazionali, pur non tralasciando alcuni istituti maggiori ad essi collegati quali il respingimento o l’asilo, in relazione alla permanenza dello straniero sul territorio
nazionale. Parlare di diritti umani significa ritrovare i fili di un tessuto che oggi è un unico e variegato arazzo, ma che parla di migliaia di esperienze e di vita di gente di tutto il mondo. I concetti di universalità, globalità, multiculturalità e migrazione sono alla base dei vissuti storici e sociali che sono stati riportati attraverso la ricostruzione della genesi
di tutti quei documenti che hanno costituito la base delle attuali convenzioni internazionali sull’argomento. Proprio perché non è possibile parlare di “qui e oggi”, senza far riferimento al resto del mondo e al passato, la ricostruzione dell’evoluzione dei diritti umani è stata affrontata narrando la storia delle istituzioni internazionali e regionali e gli strumenti di tutela adottati nei vari contesti, fino ad arrivare allo Stato italiano, per affrontare più dettagliatamente lo stato di fatto nell’ambito nazionale ed in particolare degli istituti dell’espulsione e dell’estradizione. Gli argomenti sono stati ripartiti in quattro capitoli. Nel primo viene illustrata la tutela dei diritti umani nella sua accezione più generica cercando, altresì, di offrire una panoramica storica della genesi dei vari tipi di garanzie sviluppatesi a tutela dei diritti della persona. A completamento del capitolo viene offerta una carrellata di tutti quegli organismi istituzionalmente preposti che costituiscono una rete di strumenti, talvolta anche sovrapposti, i quali concorrono al mantenimento, ma soprattutto alla tutela dei diritti umani nei loro mille volti. Nel secondo capitolo si affronta l’argomento dell’asilo e dell’allontanamento dello straniero dal territorio nazionale. Argomenti apparentemente in antitesi tra loro, ma ineludibilmente interconnessi. Tra l’altro, tali argomentazioni si estendono anche ad altri istituti trattati nei capitoli successivi. L’esistenza di questo capitolo, in effetti, si è resa necessaria per trattare ad ampio raggio, a partire dal diritto internazionale dei diritti umani, quelle garanzie che si affronteranno più nello specifico nei capitoli successivi.
Potremmo considerarlo una sorta di veloce traghettamento dalle vette dei principi fondanti dei diritti dell’individuo alle lande della realtà attuativa. Il terzo capitolo verte sull’espulsione nell’ambito della disciplina dell’emigrazione, di cui ne mette in risalto quegli elementi che più incidono sulla sfera della libertà e sulla vita della persona. Un complesso di divieti e limitazioni controbilanciati, quasi sempre, da garanzie poste a salvaguardia di quei diritti umani, faticosamente acquisiti, che costituiscono tutele irrinunciabili. Nell’ultimo capitolo si affronta l’estradizione all’interno delle complesse
regolamentazioni nazionali, comunitarie e internazionali. Si opera, infine, un distinguo relativo alla recente introduzione del nuovo istituto del mandato di arresto europeo. Da un lato la Comunità europea si è dotata di uno strumento snello ed efficace per gli obiettivi di cooperazione di giustizia, dall’altro ha finito per sacrificare in nome della sicurezza pubblica le libertà individuali.
Volgere l’attenzione all’espulsione e all’estradizione, soprattutto nell’universo Italia, permette di sottolineare quel gap che contrappone una reale e fattiva tutela del diritto umano al bisogno collettivo di sicurezza. Parte da queste considerazioni, difatti, la disamina contenuta nel capitolo dedicato alle conclusioni. Dagli aspetti trattati nei precedenti capitoli si è arrivati, dunque, a delle risultanze, che evidenziano come la diatriba, circa la scelta operata dalle istituzioni sul tipo di interessi meritevoli di tutela, possa farsi risalire all’assenza di universalità nell’interpretazione dei diritti umani. L’ago della bilancia in queste scelte è rappresentato dall’importanza della valenza dei diritti umani ed è evidente come solo attraverso il dibattito, tra culture diverse, istituzioni e singoli individui, sia possibile trovare quell’equilibrio sentito ed accettato da tutti, che costituisca la giusta espressione e tutela dell’universalità dei diritti umani. Tuttavia, pur
riconoscendo l’esistenza di numerose certezze, è indubbio che il cammino da percorrere sia ancora molto lungo.

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