Gli italiani e la crisi, oro in vendita per vivere

Italiani alla sopravvivenza. Il Censis, che ha diffuso i dati del Rapporto 2012 sulla situazione sociale del Paese, riporta come ci si affidi molto a “vendita di oro e di altri oggetti preziosi (circa 2,5 milioni di famiglie lo hanno fatto negli ultimi due anni), vendita di mobili e/o opere d’arte (oltre 300.000 famiglie), tagli […]

Italiani alla sopravvivenza. Il Censis, che ha diffuso i dati del Rapporto 2012 sulla situazione sociale del Paese, riporta come ci si affidi molto a “vendita di oro e di altri oggetti preziosi (circa 2,5 milioni di famiglie lo hanno fatto negli ultimi due anni), vendita di mobili e/o opere d’arte (oltre 300.000 famiglie), tagli ai consumi (l’85% delle famiglie ha eliminato sprechi ed eccessi e il 73% va a caccia di offerte e alimenti meno costosi)”, che appunto sono alcune delle “difese strenue degli italiani di fronte alla persistenza della crisi. Non ultima, la messa in circuito del patrimonio immobiliare posseduto, affittando alloggi non utilizzati o trasformando il proprio in un piccolo bed & breakfast (nelle grandi citta’, con oltre 250.000 abitanti, lo ha fatto il 2,5% delle famiglie)”. La paura c’e’, ma nel quotidiano “gli italiani non si sono fatti travolgere dall’ansia dello spread e conservano il morale e le energie psico-fisiche per ripartire. La famiglia e’ vissuta come soggetto di solidarieta’, che ne esalta la funzione sociale ben oltre la soggettivita’ dei singoli, e come soggetto di sussidiarieta’, laddove la sfera privata ha un peso decisivo nelle tante forme di tutela che si vanno attivando di fronte al ritrarsi del welfare pubblico”. Nel corso dell’anno “il 29,6% delle famiglie ha realizzato un trasferimento economico a favore di un proprio componente, con un esborso annuo complessivo intorno ai 20 miliardi di euro. Nella sanita’, il 62% degli italiani ritiene che le manovre di finanza pubblica producano tagli ai servizi e riduzione della loro qualita’, piuttosto che eliminazione degli sprechi e razionalizzazione delle spese”. Cosi’, le mutue sanitarie integrative “coinvolgono oggi oltre 6 milioni di iscritti e piu’ di 11 milioni di beneficiari. Si va quindi delineando un nuovo e piu’ articolato welfare, che nasce dalle reazioni alle difficolta’ della crisi, ma che e’ anche l’espressione di un riposizionamento dei soggetti destinato a consolidarsi nel tempo”.

Anche nella vita quotidiana si registra una discontinuita’ rispetto al passato. “Il 62,8% degli italiani ha ridotto gli spostamenti in auto e scooter per risparmiare sulla benzina, nel periodo gennaio-settembre 2012 il mercato dell’auto registra il 25% in meno di immatricolazioni rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, e c’e’ un boom delle biciclette, con oltre 3,5 milioni di due ruote vendute in un biennio”

Inoltre, “2,7 milioni di italiani coltivano ortaggi e verdura da consumare ogni giorno, 11 milioni si preparano regolarmente cibi in casa, come yogurt, pane, gelato, conserve. Nei mercati dei contadini e nelle pratiche del chilometro zero sono stati coinvolti con una certa regolarita’ 7,2 milioni di italiani in un anno. Ecosalutismo e autenticita’ diventano cosi’ una delle modalita’ di espressione della personalizzazione del consumo: il 62% degli italiani indica come criterio di scelta tra beni uguali proprio la sostenibilita’ sociale e/o ambientale del prodotto”.

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