Lotta all’aids, “necessarie nuove campagne di prevenzione e investimenti in ricerca”

“Sono necessarie nuove Campagne di prevenzione e investimento in ricerca scientifica innovativa”: Lo ha affermato Francesco Profumo intervenendo questa mattina della conferenza stampa “Lotta all’Aids: Conoscere i cambiamenti, superare i limiti. Conversazione sulla legge 135/90” promosso da I-think, associazione che si occupa di salute e ricerca. “Non possiamo abbassare la guardia davanti a un virus […]

“Sono necessarie nuove Campagne di prevenzione e investimento in ricerca scientifica innovativa”: Lo ha affermato Francesco Profumo intervenendo questa mattina della conferenza stampa “Lotta all’Aids: Conoscere i cambiamenti, superare i limiti. Conversazione sulla legge 135/90” promosso da I-think, associazione che si occupa di salute e ricerca. “Non possiamo abbassare la guardia davanti a un virus che ha in Italia un’incidenza medio-alta”, ha detto il ministro commentando i dati di I.Think: Nel 2010 sono stati diagnosticati 5,5 casi di Hiv positività ogni 100 mila residenti. Il Ministro ha poi assicurato appoggio alla richiesta di Rosaria Iardino, presidente onoraria di Nps Italia Onlus, per un rafforzamento degli interventi nelle scuole.

Offrire la possibilità di fare il test dell’Hiv a tutte le donne incinta in modo da garantire la nascita di bambini sani e in generale a coloro che usufruiscono di servizi ospedalieri e rafforzare l’assistenza nei Sert e nelle carceri: sono i punti proposti da Ignazio Marino, presidente della Commissione Parlamentare Inchiesta sul Servizio Sanitario Nazionale (Ssn) e presidente di I-Think alla conferenza di questa mattina.”Negli ultimi 2 anni sono nati 30 bambini sieropositivi perchè le madri non sapevano di avere l’Hiv e questo è un dato altissimo e intollerabile per un Paese come l’Italia”, ha affermato Marino.
Davide Croce, direttore di Crems (Centro Studi di Ricerca in Economia e Management in Sanità e nel Sociale) ha illustrato uno studio secondo cui una persona sieropositiva, che oggi ha una vita quasi pari a una persona sana, costa al Ssn circa 400 mila euro nell’arco della vita. “Si tratta della patologia cronica che costa di più in termini di spesa farmacologica”, ha affermato Croce, “in Italia circa 8.500 euro l’anno solo per i medicinali”. Una cifra notevole, che deve essere moltiplicata per i circa 150 mila sieropositivi riconosciuti in Italia. Tra le criticità segnalate in particolare quella della tardiva consapevolezza del virus che da un lato rende possibile minore efficacia della cura, dall’altro aumenta la diffusione del virus: i malati non consapevoli sono responsabili del 54% delle nuove infezioni, mentre secondo I.think tra il 2000 e il 2011, la percentuale di persone non testate è passata dal 60,8% al 69,5%.

Il prof Giuseppe Ippolito, Direttore scientifico dell’Istituto Nazionale per le malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma ha affermato che è importante stare attenti agli annunci di nuove cure perchè fanno aumentare i comportamenti a rischio mentre il sesso sicuro resta la strategia minore per bloccare l’epidemia: “Il trattamento antiretrovirale diminuisce solo del 26% il pericolo di contagio”. Eppure nell’Unione Europea solo l’1,7 dei fondi per contrastare l’Hiv sono spesi in attività di prevenzione. Per Ippolito, nuovi interventi nel contrasto al virus “devono essere legati a costi e facilità implementazione nelle infrastrutture esistenti”. E’ necessaria una pianificazione strategica e l’ottimizzazione nell’erogazione di servizi”.

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