Nel 2010 la prevalenza dei consumatori a rischio per il consumo di alcol nella popolazione di eta’ maggiore di 11 anni e’ pari al 25,4% tra i maschi e al 7,3% tra le femmine, per un totale di oltre 8.600.000 individui. Circa 1 milione e 300 mila giovani fra gli 11 e i 25 anni presentano rischi correlati al consumo fuori pasto o al binge drinking, piu’ di 3 milioni di anziani non si attengono alla moderazione del modello mediterraneo e circa 390.000 minori al di sotto dell’eta’ legale non rispettano la prescrizione di totale astensione dal consumo alcolico. E’ il quadro fornito dalla relazione sullo Stato sanitario del Paese del ministero della Salute, presentata oggi dal ministro Renato Balduzzi alla presenza del Capo dello Stato Giorgio Napolitano.
Rimangono forti differenze di genere in tutte le classi di eta’, tranne che in quella al di sotto dell’eta’ legale (11-15 anni). Nell’Italia Nord orientale e Nord occidentale si concentra la maggior parte di consumo a rischio e nella popolazione maschile dell’Italia Nord-orientale si riscontrano i valori massimi nazionali per i consumi fuori pasto, il binge drinking e il complesso dei consumi a rischio. Relativamente alle sostanze d’abuso, nel corso del 2010 sono state rilevate le attivita’ di 486 Servizi pubblici per le dipendenze, su 525 attivi (92,6 %). Risultano essere stati presi in carico 177.227 pazienti con problemi di sostanze d’abuso. La sostanza per cui la richiesta di trattamento e’ piu’ diffusa e’ l’eroina (70,1% dei pazienti), seguita dalla cocaina (15,2%) e dai cannabinoidi (9,2% ). L’8,7% del totale dei pazienti presi in carico dai Servizi pubblici e’ stato trattato presso le strutture riabilitative (trend decrescente rispetto agli anni precedenti) e il 62,9% dei pazienti e’ stato sottoposto a programmi farmacologici integrati. Per quanto attiene ai soggetti affetti da gioco d’azzardo patologico, la Relazione al Parlamento sulle tossicodipendenze ha stimato che i soggetti affetti da gioco d’azzardo problematico siano circa 700.000, di cui 300.000 quelli patologici. Nel 2011, limitatamente alle Regioni/Province Autonome che hanno trasmesso i dati, sono risultati in trattamento per gioco d’azzardo patologico 4.687 soggetti, di cui 82% maschi.
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