Lazio, quasi 350 mila immigrati nel 2011

Alla fine del 2011 i soggiornanti non comunitari nel Lazio sono stati 348.276 (in Italia 3.637.724), per l’85,5% concentrati nella provincia di Roma (297.602, piu’ che raddoppiati in un decennio) e gli altri cosi’ ripartiti: Latina 20.398, Viterbo 13.327, Frosinone 11.296, Rieti 5.653. Lo dice il nono rapporto dell’Osservatorio romano sulle migrazioni della Caritas, della […]

Alla fine del 2011 i soggiornanti non comunitari nel Lazio sono stati 348.276 (in Italia 3.637.724), per l’85,5% concentrati nella provincia di Roma (297.602, piu’ che raddoppiati in un decennio) e gli altri cosi’ ripartiti: Latina 20.398, Viterbo 13.327, Frosinone 11.296, Rieti 5.653. Lo dice il nono rapporto dell’Osservatorio romano sulle migrazioni della Caritas, della Camera di Commercio e della Provincia di Roma. Nella provincia di Roma i permessi per lavoro incidono per il 56,9%. Gli altri motivi sono: 22,4% famiglia (inclusi i minori iscritti sul permesso di un adulto), 4,8% asilo e protezione umanitaria, 4,7% studio e 11,2% permessi rilasciati per altri motivi. Nel 55,9% dei casi si tratta di donne. Circa 2 soggiornanti su 5 (42,0% rispetto alla media italiana del 52,1%) detengono un permesso a tempo indeterminato (124.906), probabilmente per l’alta incidenza di religiosi, studenti e ricercatori che soggiornano per periodi limitati.

Le provenienze continentali prevalenti sono quella asiatica (39,9%) e quella europea (24,3%), mentre piu’ ridotte sono le quote dell’Africa (18,6%) e dell’America (17%). Queste le principali collettivita’ per aree geografiche: Filippine (42.872), Bangladesh (26.599), India (21.021), Cina (21.021) e Sri Lanka (10.975); Albania (25.480), Ucraina (24.155) e Moldova (15.920); Egitto (15.488), Marocco (13.708) e Tunisia (7.789); Peru’ (17.960 ) e Ecuador (9.537). Relativamente al contesto italiano, l’area romano-laziale presenta queste caratteristiche: netta prevalenza delle donne (l’aria agricola di Latina costituisce un’eccezione), dei cittadini europei (con rilevante incidenza dei comunitari), dei motivi di studio e religiosi, e maggiore trend d’aumento dei non comunitari.

Secondo l’anagrafe dei residenti, al 31 dicembre 2010 gli stranieri iscritti nella provincia di Roma sono stati 442.818, dei quali 207.432 comunitari (il 9,6% della popolazione totale), e le principali collettivita’ di cittadini comunitari sono state la Romania 153.556, la Polonia 20.805, la Bulgaria 6.202, la Francia 5.588 e altri Stati membri 21.281. Questa presenza risulterebbe in diminuzione secondo il Censimento (388.886 unita’, tra comunitari e non), mentre secondo l’Osservatorio Romano sulle Migrazioni andrebbe incrementata quanto meno secondo l’aumento medio intervenuto in Italia per i soggiornanti non comunitari (+2,9%), per cui gli immigrati comunitari salirebbero a 213.448 nella provincia di Roma e a 267.074 nel Lazio, portando la presenza straniera regolare complessiva a 615.000 persone in tutta la regione, di cui 511.000 nella provincia di Roma (la stima per l’Italia e’ di 5 milioni e 11 mila cittadini stranieri).

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