In merito alla notizia di queste ultime ore sul divieto emanato dal Sindaco di Amsterdam, Eberhard van der Laan, di fumare cannabis nelle scuole, interviene il Dipartimento Politiche antidroga (Dpa). Che in una nota afferma: “Non possiamo che condividere questa importante decisione presa dal primo cittadino di Amsterdam, in una nazione come l’Olanda nota per la sua tolleranza verso l’uso delle droghe leggere. Per altro le informazioni giornalistiche danno conto del fatto che in caso di inottemperanza da parte degli studenti gli insegnanti saranno autorizzati a chiamare la polizia”.
Da parte sua, il capo del Dpa, Giovanni Serpelloni, afferma: “In un momento in cui la comunità scientifica internazionale sta mettendo in evidenza sempre più evidenze scientifiche sulla neurotossicità e pericolosità della cannabis, questa decisione attuata da un paese orientato alla tolleranza verso ad un uso ricreazionale, dimostra come l’attenzione verso i minori e la loro tutela dai pericoli e dai danni derivanti dall’uso di cannabis, debba subire corsie diverse e parallele. Le evidenze scientifiche riguardanti l’incidenza dell’uso della cannabis sui giovani e sul loro rendimento scolastico avvalorano ancor più la decisione presa dal sindaco di Amsterdam”. “Durante questi anni – continua Serpelloni – è stato fatto un danno enorme diffondendo una comunicazione distorta ed errata sull’idea che la cannabis non sia una droga pericolosa o addirittura sia il toccasana di moltissime patologie. In effetti non è così, in quanto produce danni al cervello (e non solo visto l’aumento del rischio di cancro) ed in particolare alle importanti funzioni cognitive (alterazione della memorizzazione e dell’apprendimento, calo della motivazione, calo del quoziente intellettivo, alterazioni dell’attenzione e del coordinamento psicomotorio e dei tempi di reazione, ecc.) soprattutto nei ragazzi. I risultati degli studi e delle ricerche nel campo delle neuroscienze portati avanti anche da questo Dipartimento ed effettuati sui giovani consumatori di cannabis hanno messo in evidenza come il consumo di marijuana negli adolescenti crei un notevole danno anche alla fisiologica maturazione cerebrale sia a livello della corteccia cerebrale che della materia bianca”.
E conclude: “Ribadiamo quindi ancora una volta soprattutto ai ragazzi che l’uso della cannabis è pericoloso ed è spesso il primo approccio e contatto con il mondo della droga e della criminalità organizzata e che non può più e non deve essere considerata un droga innocua. Voglio inoltre ricordare che ogni euro speso per acquistare droga, finanzia le mafie, le loro violenze e il terrorismo. Un fatto su cui alcuni ragazzi dovrebbero riflettere molto bene prima di dare i loro soldi alle organizzazioni criminali per soddisfare esigenze di divertimento sicuramente non primarie”.
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