Nasce la Nuova Associazione “Insieme contro l’Epatite”, promossa dalla Simit e Donne in Rete.
ICE è un’Associazione di Pazienti e Cittadini che nasce per intervenire attivamente sul piano sociale e politico per ridurre la diffusione delle epatiti virali e per favorire l’identificazione dei casi di epatite cronica da virus dell’epatite B (HBV) e da virus della epatite C (HCV) non note agli stessi soggetti infetti, l’applicazione della terapia più adeguata per ogni singolo paziente e l’accesso alla possibilità di trapianto di fegato per tutti i pazienti che ne abbiano bisogno.
«Si stima che in Italia vivano circa 600mila soggetti con infezione cronica da HBV e circa 900mila con infezione cronica da HCV e che circa la metà di questi soggetti non è a conoscenza del proprio stato – sottolinea il Prof. Evangelista Sagnelli della Seconda Università di Napoli, membro dell’esecutivo Simit – Inoltre circa i 30% di questi pazienti necessita di terapia per epatite cronica da HBV o HCV. Per l’epatite B analoghi nucleosidici o nucleotidici consentono durante la loro somministrazione la completa soppressione della replicazione di HBV per un tempo forse indefinito. Per l’epatite cronica saranno tra poche settimane disponibili due inibitori delle proteasi che associati ad Interferone pegilato ( PEG-IFN) e Ribavirina ( RIBA) consentono l’eradicazione dell’infezione da HCV nel 70% circa dei pazienti con epatite cronica da HCV Genotipo 1( contro il 45% ottenibile con PEG-IFN+ RIBA). Il notevole costo dei questi farmaci sottolinea la necessità dell’azione di ICI che potrà meglio rappresentare alle autorità sanitarie le reali necessità dei pazienti con epatite cronica da virus».
«Le terapie sopra menzionate pur con costi considerevoli – evidenzia il Prof. Orlando Armignacco, Presidente della Simit – ridurranno consistentemente il numero di pazienti con sviluppo di cirrosi, con o senza epatocarcinoma, e di coloro che necessitano di trapianto di fegato».
«ICI svolgerà attiva azione di informazione e formazione per i propri associati ed in generale e per tutti i soggetti interessati ad ampliare la propria conoscenza sull’argomento, per la prevenzione dell’acquisizione dell’infezione e per la riduzione del danno nei pazienti con infezione cronica», conclude Rosaria Iardino presidente dell’associazione Donne in Rete.
Saranno quindi suggeriti adeguati metodi di prevenzione e modelli di vita utili ad evitare un aggravamento della malattia.
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