“L’equazione ‘sindrome di Asperger’ uguale ‘omicida’ è scandalosa. Da anni ci battiamo per dare una vita decorosa ai ragazzi colpiti da questa condizione e in meno di 24 ore questa storia è riuscita a danneggiarci come mai prima”. Così Stefania Goffi, responsabile del Gruppo Asperger in Piemonte, commenta le modalità con cui quotidiani e telegiornali hanno divulgato la notizia che Adam Lanza, autore della strage nella scuola di Newtown (Connecticut), fosse affetto dalla forma di autismo ”ad alto funzionamento” conosciuta come “sindrome di Asperger”. Ieri mattina la Goffi, madre a sua volta di un ragazzo adolescente affetto dalla sindrome, ha inoltrato un comunicato alle redazioni dei maggiori quotidiani a diffusione nazionale, esprimendo preoccupazione per l’uso improprio delle parole “Autismo” e “Sindrome di Asperger” nei resoconti giornalistici.
“In pochi giorni – continua il comunicato – una cronaca disattenta può danneggiare enormemente la condizione di tutte le persone con Autismo e Sindrome di asperger che, con enormi sacrifici e forza di volontà, cercano di condurre una vita dignitosa. Cosa penseranno, ad esempio, stamattina a scuola gli insegnanti e i compagni di mio figlio?”. Il Gruppo Asperger non è stato il solo a intervenire sulla vicenda: associazioni come “Divento Grande Onlus” e giornalisti come Gianluca Nicoletti e Franco Bomprezzi hanno invitato i media a non scadere in processi di stigmatizzazione. “Il caso – spiega Goffi – ha voluto che ieri mio figlio restasse a casa per un malore. Ma oggi è di nuovo a scuola e non so proprio come verrà accolto: i suoi insegnanti e i suoi compagni sanno benissimo che ha la Sindrome di Asperger”. Venerdì scorso Adam Lanza, 20enne disoccupato, ha ucciso 26 persone nella scuola elementare Sandy Hook,togliendosi poi la vita: prima di uscire di casa aveva assassinato anche la madre Nancy. La quale, a differenza di Stefania Goffi, sembra avesse scelto di tenerne nascosta la condizione: proprio per le sue “stranezze”, come il fatto di non esprimere emozioni con il viso (caratteristica normale per le cosiddette persone Asperger), Adam veniva preso in giro dai compagni di scuola. L’emarginazione dei killer da parte dei compagni, del resto, è stata comun denominatore in molte delle stragi avvenute nelle scuole statunitensi , come nel caso della Columbine High School. Ed è proprio per evitare lo stigma su bambini e adolescenti che il gruppo Asperger si è costituito: “La questione – continua Goffi – andrebbe guardata da un altro punto di vista: sembra che il ragazzo avesse ereditato dalla madre la passione per le armi. I ragazzi Asperger vanno seguiti: i loro interessi, che possono coltivare in maniera anche ossessiva, devono essere monitorati dai genitori e indirizzati in senso produttivo”.
La risposta della stampa e dei media – che già domenica correggevano il tiro, parlando più genericamente di “disagio psichico” – non si è fatta comunque attendere: il direttore del Corriere della Sera, Ferruccio De Bortoli, e il presidente dell’Ordine dei giornalisti, Enzo Iacopino, hanno risposto personalmente a Stefania Goffi, affermando di comprendere le sue preoccupazioni. E proprio il Corriere – insieme ad Ansa, La Stampa e a molte altre testate – ha pubblicato articoli che hanno messo in guardia sulla stigmatizzazione dell’autismo. “Di questo siamo certamente soddisfatti “ conclude Goffi. “Ma allo stesso tempo ci sono altre testate, soprattutto telegiornali, che stanno insistendo sulla questione. Non voglio neanche immaginare cosa succederà nei prossimi giorni, quando la vicenda verrà trattata nei talk show televisivi. Trattare questa notizia nel modo sbagliato può danneggiare quello che siamo riusciti a costruire in anni. Vorrei solo che i giornalisti capissero questo”.
ogni giorno accadono delle brutte cose in questo mondo e da persone que non hanno nessun handicap, dificoltad o diversita, penso pero che puo sucedere come con altri individui e ritengo svagliata tale cosa detta. quale mamma di un dodicenne meraviglioso concordo e allego ho paura, paura de che molte persone non capiscono le sue dificolta comportamentali e qualcuno possa reagire male nei sui confronti. bene tutto il lavoro educativo e in generale per aiutare i nostri ragazzi con la sindrome di asperger-