Sono giovani donne e madri di famiglia, tra i 25 e i 54 anni oltre la meta’ delle vittime di femminicidio: su 2.061 femminicidi censiti in Italia tra il 2000 e il 2011, 1.027, pari al 49,8% del totale, rientra in questa fascia d’eta’ e l’incidenza sale al 51,3% considerando i soli femminicidi familiari. Sono le ultrasessantenni le vittime piu’ numerose, mentre le minorenni uccise sono state 130 nell’ultimo decennio. A rilevarlo e’ l’indagine Eures-Ansa ”Il femminicidio in Italia nell’ultimo decennio. Dimensioni, caratteristiche e profili di rischio”.
Nella fascia di eta’ compresa tra 35 e 44 anni le vittime sono 388, pari al 18,8% del totale, mentre leggermente inferiore e’ il dato relativo all’incidenza delle vittime di 25-34 anni (351 vittime, pari al 17%) e di 45-54 anni (288, pari al 14%). Ma come si diceva, in termini assoluti e’ tra le ultrasessantaquattrenni che si registra il piu’ alto numero di vittime: 472 nell’intero periodo, pari al 22,9% del totale.
Questo si spiega tuttavia anche con il fatto che le donne in quella fascia d’eta’ sono piu’ numerose: infatti l’indice di rischio medio annuo e’ pari a 5,9 donne uccise ogni milione di residenti della stessa fascia di eta’, decisamente inferiore alle altre. Il valore piu’ alto e’ nella fascia 25-34 anni (7,2 femminicidi per milione di residenti), seguita dalla fascia 35-44 anni (7,0 vittime per milione di residenti), e da quella 18-24 anni (con un indice pari a 6,9 e 182 vittime censite).
Sono infine 130 le minorenni uccise in Italia tra il 2000 e il 2011 (85 nella fascia 0-10 anni e 45 nella fascia 11-17), con un indice di rischio (2,2) decisamente inferiore a quello di tutte le altre fasce di eta’ (5,7 il valore complessivo).
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