Care Aquilane, cari Aquilani,
Vi auguro, con tutto il cuore, insieme alla mia famiglia, un sereno Natale da trascorrere con i vostri cari. Queste feste natalizie, chiudendo un anno di duro lavoro, ci permettono di fare un primo bilancio: un anno difficile, anche questo, sofferto. L’anno che ha segnato la transizione ad una nuova Gvernance e che, negli ultimi sei mesi, ci ha visto impegnati, quotidianamente, a progettare e a fissare le basi di una tormentata, quanto agognata, impennata del processo di ricostruzione delle nostre case, del nostro centro storico, della comunità, della nostra economia.
In queste ore, la mia gioia per il Natale, che ogni anno vivo con un entusiasmo da bambino per i dolci ricordi che, come tutti Voi porto in me, è segnata dal pensiero dei volti di quei nostri concittadini che tirano avanti con grande difficoltà economiche, disperati, senza lavoro o in procinto di perderlo, come i nostri precari.
C’ è troppa sofferenza, oggi, a L’Aquila.
Non possiamo non guardare al 2013, senza riprometterci uno sforzo coeso ed univoco per rispondere alla domanda di lavoro. Solo se saremo capaci di non lasciare indietro nessuno, la nostra Comunità, potrà tornare ad essere unita e serena.
Questa mattina, ho telefonato al Presidente Monti.
Ho voluto ringraziarlo personalmente, anche a Vostro nome, per quanto questo Governo, attraverso il generoso ministro Barca, ha fatto per il Cratere e per L’Aquila in particolare.
Grazie a questo lavoro normativo ed alle risorse economiche, siamo usciti da un tunnel dove tutto era bloccato, avviluppato ad una rete burocratica, uno muro di gomma contro il quale ogni sforzo si infrangeva togliendo a noi tutti, me compreso, la speranza di poter ripartire.
Ricordo quei giorni, il Natale dello scorso anno, come i giorni più difficili dopo quelli del sisma e del dolore per la perdita dei nostri martiri.
Oggi, grazie ad un lavoro spesso misconosciuto, certosino, paziente, sin dai primi mesi del 2013, potremo ricostruire il centro storico, i nostri edifici pubblici; potremo mantenere e migliorare l’assistenza alla popolazione ma soprattutto avviare i primi investimenti per il rilancio economico e produttivo della nostra Città, creando posti di lavoro e preparandoci a fare dell’Aquila, una Città proiettata ad un nuovo protagonismo in Italia.
Tutto questo, lo devo anche ad altre persone, l’onorevole Lolli, Pierluigi Bersani, il dottor Letta, il senatore Legnini e tante, tante altre persone che quotidianamente mi sono state, ci sono state, vicine, continuando ad esserlo.
Rivolgo un augurio anche a tutti i dipendenti comunali e delle aziende che, fra mille difficoltà, in pochi, con abnegazione cercano ogni giorno di far fronte alle necessità dei loro concittadini.
Un abbraccio sincero a Voi tutti ed un augurio: la sera di Natale tutti noi aspettiamo un piccolo dono. Non importa il valore veniale dello stesso, ma è quel dono che ci riporta indietro negli anni dell’infanzia.
Auguro a tutti Voi di trovarlo, sotto l’albero, quel piccolo, essenziale, dono: la fiducia e la forza per il nostro riscatto.
Massimo Cialente
Lascia un commento