A dicembre, l’indice composito del clima di fiducia delle imprese italiane scende a 75,4 da 76,5 di novembre. Lo comunica l’Istat precisando che si tratta del dato peggiore da gennaio 2006.
La riduzione dell’indice complessivo, spiega l’Istat, deriva dal calo della fiducia delle imprese dei servizi di mercato, delle costruzioni e del commercio al dettaglio, solo parzialmente bilanciato dal lieve miglioramento registrato nell’industria.
Aumenta l’indice del clima di fiducia delle imprese manifatturiere, da 88,5 di novembre a 88,9, mentre diminuisce lievemente quello delle imprese di costruzione, da 79,6 di novembre a 79,5.
Le attese di produzione delle imprese manifatturiere peggiorano, ma migliorano i giudizi sugli ordini; i giudizi sulle scorte di magazzino peggiorano.
L’analisi del clima di fiducia per raggruppamenti principali di industrie indica un peggioramento delle attese di produzione nei beni strumentali (da -2 a -6 il saldo) e una stabilita’ nei beni di consumo e in quelli intermedi.
Nelle costruzioni peggiorano sia i giudizi sugli ordini e/o piani di costruzione, sia le attese sull’occupazione (da -50 a -51 e da -17 a -18 i rispettivi saldi).
L’indice del clima di fiducia diminuisce sia nelle imprese dei servizi di mercato, da 73,4 di novembre a 71,9, sia in quelle del commercio al dettaglio, da 80,6 a 77,8.
Nei servizi, peggiorano le attese sull’andamento dell’economia in generale ed i giudizi sugli ordini; migliorano, invece, le attese sugli ordini. Nel commercio al dettaglio l’indice del clima di fiducia diminuisce sia nella grande distribuzione (da 76,7 a 70,9) sia nella distribuzione tradizionale (da 87,0 a 85,3).
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