E’ morta ieri sera in ospedale a Singapore la studentessa indiana che due settimane fa era stata selvaggiamente stuprata su un bus in un quartiere bene di New Delhi. Sia fatta presto giustizia, ha chiesto Sonia Gandhi.
La Siria: oggi a Mosca l’inviato speciale Onu-Lega Araba, Brahimi, tenta di rilanciare il piano di Ginevra, con la Russia che cerca il dialogo.
La studentessa di fisioterapia era stata violentata da sei uomini su un autobus, prima di essere picchiata con sbarre di ferro e gettata fuori dal veicolo. Tra loro anche il conducente del bus. Gli aggressori avevano anche colpito ferocemente il fidanzato della giovane, un ingegnere informatico di 28 anni: i due erano saliti sull’autobus per tornare a casa dopo essere andati al cinema.
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