Codacons in un comunicato rende noto che : “Secondo i dati resi noti oggi dall’Istat, il tasso di disoccupazione a novembre resta all’11,1%, ossia ai massimi da quando sono iniziate le serie mensili, mentre il tasso di disoccupazione giovanile è al 37,1%, ai massimi da quando ci sono sia le serie mensili che le trimestrali”.
“Per il Codacons – come riferisce la nota – è evidente che il record della disoccupazione dipende dalla troppe tasse sulle famiglie. Fino a che nemmeno il ceto medio riuscirà ad arrivare con tranquillità a fine mese è evidente che i consumi non potranno che crollare, le imprese, conseguentemente, non riusciranno a vendere i loro prodotti e i lavoratori perderanno il posto di lavoro. A salvarsi potranno essere solo le imprese che esportano i loro prodotti e non dipendono dalla domanda interna, in crollo dal 2007. Per uscire da questo impasse l’unica possibilità è quella di ridurre le spese obbligate che pesano sulle famiglie (luce, gas, tariffe acqua, rifiuti, benzina, farmaci, etc etc) e abbassare le tasse che colpiscono in modo proporzionale e non progressivo i contribuenti”.
“Per questo il prossimo Governo – conclude il comunicato – deve scongiurare l’aumento dell’Iva di luglio e fare le liberalizzazioni che non sono certo state fatte dal Governo Monti: liberalizzazione dei saldi, vendita dei farmaci di fascia C nei supermercati, eliminazione delle spese di chiusura dei contratti telefonici, vendite sottocosto libere, doppio prezzo”.
Disoccupazione aumenterà fino a quando le famiglie saranno in affanno
Codacons in un comunicato rende noto che : “Secondo i dati resi noti oggi dall’Istat, il tasso di disoccupazione a novembre resta all’11,1%, ossia ai massimi da quando sono iniziate le serie mensili, mentre il tasso di disoccupazione giovanile è al 37,1%, ai massimi da quando ci sono sia le serie mensili che le trimestrali”. “Per […]
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