Prima produzione musicale del 2013 dell’Orchestra Sinfonica Abruzzese con il compositore Germano Mazzocchetti, abruzzese ormai a Roma da tanti anni. Con lui l’orchestra vivrà momenti di musica da film e da teatro per un concerto dal titolo Scene per Orchestra.
Venerdì 11 Gennaio il primo dei tre concerti in esecuzione sarà presentato a Città Sant’Angelo, nella collegiata di San Michele Arcangelo con ingresso libero. Sabato 12 Gennaio il programma verrà eseguito all’Aquila per la 38a Stagione dell’ISA al Ridotto del Teatro Comunale e si chiude la breve tournèe ad Ortona Domenica 13 Gennaio al Teatro F. P. Tosti.
Il programma prende avvio da un brano tratto dalle musiche composte nel 2003 per La governante, commedia scritta da Vitaliano Brancati nel 1952, che rimane tutt’oggi uno dei testi più discussi e controversi della storia del teatro italiano, a suo tempo censurata perché metteva in scena il tema dell’omosessualità femminile. A seguire una suite sulla colonna sonora de Il viaggio della sposa, film del 1997, ambientato nella prima metà del Seicento, cui succede un’altra suite, tratta dalla riduzione del Faust di Goethe portata a teatro da Glauco Mauri (2009).
Con le musiche per I tre moschettieri, sceneggiato radiofonico tratto dal romanzo di Alexander Dumas e trasmesso in trenta episodi su Radio2 Rai nel 2004 e quelle per Otello di Antonio Calenda, con Michele Placido (2002), continua la carrellata dei prestigiosi lavori di Mazzocchetti, come anche le musiche di scena di Donne informate sui fatti, tratto dall’omonimo romanzo dell’ormai compianto Carlo Fruttero, che gli sono valse il premio ETI 2009 come migliore autore di musiche.
A concludere, un’altra suite da Il piacere dell’onestà di Luigi Pirandello, messo in scena da Fabio Grossi con Leo Gullotta, giunto al terzo anno di tournée e un gustoso brano dal caleidoscopico Gran Varietà di Arturo Brachetti (2008).
In questo concerto la vena musicale del M° Mazzocchetti tradotta in musiche da film e per pièces teatrali, un timbro ritmico unico, il suo, e riconoscibile che accompagna immagini e recitativi nel genere musicale che viene definito incidental music, in quanto legata ad altre forme d’arte e d’espressione, dal cinema al teatro alla danza.
Quasi tutta la considerevole carriera musicale del compositore di origini abruzzesi Germano Mazzocchetti è incentrata proprio su questo tipo di musica. Scrivendo per la prima volta nel 1978 le musiche di scena per uno spettacolo del regista Antonio Calenda, come egli stesso dichiara, Mazzocchetti scoprì di poter coniugare le sue due più grandi passioni, per la musica e per il teatro, inaugurando peraltro, come spesso accade tra compositori e registi, un rapporto di collaborazione che è andato avanti per decenni e che tuttora sussiste.
Autodefinitosi come un autentico “servitore” delle immagini, siano esse cinematografiche, televisive o legate al teatro di prosa, Mazzocchetti si rivela sempre in grado di rispondere al meglio alle volontà di altri in ogni suo lavoro, pienamente cosciente del ruolo primario del regista che soprintende a tutto quello che si fa, in teatro come al cinema. Creando composizioni estremamente versatili e, allo stesso tempo, molto evocative, nei suoi lavori migliori riesce anche a mantenere una propria autonomia espressiva, tanto da poter parlare di musiche capaci di intrattenere con ciò che si vede un rapporto di interscambio, di costruzione di senso, che rafforzano e amplificano i messaggi veicolati.
Musicista super premiato, con all’attivo circa 140 spettacoli musicati, Germano Mazzocchetti pone tra i propri intenti quello di risultare comprensibile e immediato nel suo linguaggio compositivo, rifuggendo ogni possibile cripticismo, a favore di una cantabilità ed una melodicità che caratterizzano molte sue composizioni.
Dal punta di vista stilistico uno dei suoi principali riferimenti è stato il compositore Fiorenzo Carpi (1918-1997) – autore tra le tante cose anche de Le avventure di Pinocchio (1971) di Luigi Comencini – e tra le caratterizzazioni più rilevanti delle sue musiche vi è una sorta di sintesi fra componenti di origine diversa, tra impronte musicali differenti, compreso il proprio personale bagaglio culturale e musicale legato alla tradizione popolare abruzzese e, più largamente, mediterranea, in un sapiente mix di reinterpretazione, recupero, rivisitazione di canti e nenie e non solo, sino a raggiungere un vero e proprio affascinante sincretismo.
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