La centrale a carbone Federico II di Brindisi – potenza 2.640 megawatt ha un’autonomia di una decina di giorni, in seguito al blocco del nastro trasportatore del carbone disposto dagli enti di tutela ambientale dopo lo sversamento di residui del combustibile nel fiume Grande. La società “confida in una rapida risoluzione del problema”.
L’allarme ambientale nel brindisino è alto. E’ stato imposto dall”Arpa di Brindisi, l’Agenzia regionale protezione ambiente, il blocco alle idrovore che da alcuni giorni erano all’opera per liberare il nastro trasportatore di carbone della centrale Enel invaso dall’acqua a causa dei temporali di martedì scorso, 15 gennaio. Si tratta dei famigerati nastri trasportatori scoperti, additati come responsabili della diffusione delle polveri inquinanti sui terreni circostanti.
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