“In Italia una scuola su due non ha il certificato di agibilita’, 22 milioni di cittadini e 5,5 milioni di edifici sono esposti ad un elevato rischio sismico: questi dati sono scritti in un manifesto per la messa in sicurezza del territorio che abbiamo inviato a tutti i partiti e a tutti i candidati premier alle prossime politiche”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi , Gian Vito Graziano, poco prima dell’inizio dei lavori del convegno “Fenomeni naturali e catastrofi attese: il difficile ruolo della prevenzione in Italia”, organizzato dal Consiglio Nazionale nell’auditorium dell’Universita’ G. D’Annunzio di Chieti.
“Attendiamo risposte, soprattutto dai candidati premier. L’unico ad averci risposto, finora, e’ Nencini del Psi, attendiamo quelle di Monti, Bersani, Berlusconi”, ha aggiunto Graziano, nell’auspicare che nei “programmi elettorali di partiti e movimenti trovi spazio il rischio sismico e idrogeologico dell’Italia”. “Centrale nel manifesto e’ mitigare i rischi materiali del Paese, quello sismico e quello idrogeologico – spiega Graziano – bisogna rimettere mano a una legge di governo del territorio, magari ricostituendo una nuova commissione De Marchi da cui nacque una buona legge sulla tutela del territorio. Dal punto di vista del rischio sismico bisogna lavorare molto sul patrimonio edilizio, sulla conoscenza del rischio: il 50 per cento delle scuole in Italia non ha il certificato di agibilita’, e’ un dato assolutamente drammatico anche se non sempre la mancanza del certificato e’ dovuto a problemi strutturali”, ha sottolineato Graziano. Al convegno, organizzato dal Consiglio Geologi abruzzese, partecipa, tra gli altri, il Capo Dipartimento della Protezione Civile Nazionale, Franco Gabrielli.
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