Prosegue l’avanzata delle forze militari francesi e maliane per riconquistare il territorio del nord occupato da gruppi armati islamici e le autorità di Bamako sono convinte che la guerra finirà presto. Preoccupa tuttavia la situazione umanitaria, con oltre 370 mila sfollati ed una profonda crisi alimentare, come denunciato dall’Unione Europea. Inoltre, il segretario generale dell’Onu Ban Ki-Moon, ha espresso al presidente del Mali, Dioncounda Traoré, la propria preoccupazione sulle violazioni dei diritti umani e ha chiesto allo stesso Traoré di assicurare e far sì che siano rispettate le norme umanitarie. Ban ha messo in evidenza l’importanza di perseguire un processo politico che porti a una roadmap per una transizione.
Per la soluzione della crisi in Mali l’Italia ha offerto il proprio contributo con un gruppo di istruttori (tra 15 e 24) nell’ambito della missione Ue di addestramento. Quanto al supporto logistico alla Francia, ha sottolineato Terzi, “è sicuramente una priorità che il prossimo Parlamento confidiamo possa affrontare” ma “al momento mancano le condizioni politiche”, in questa “fase parlamentare con il Governo dimissionario”.
Terzi ha ribadito il “forte sostegno politico e totale coinvolgimento sul piano della diplomazia internazionale” da parte del Governo italiano alle operazioni francesi in Mali ma al momento “una forma diretta di sostegno è impedita dalle condizioni di politica interna”. Nell’attuale fase parlamentare, ha precisato quindi Terzi, mancano le condizioni “per far passare una legge, un provvedimento normativo che consenta di dare un sostegno più diretto sul piano del carattere logistico delle operazioni. E’ questo il punto che non mancheremo di approfondire”.
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