Dopo il furto dell’altra notte nel Comune dell’Aquila, il Consigliere comunale de La Destra Luigi D’Eramo accusa il sindaco Cialente, reo di immobilismo.
“L’Aquila ha bisogno di un nuovo modello di legalità. Sono trascorsi 4 anni dal terremoto: abbiamo portato proposte in Consiglio, ma continuiamo a subire la violenza di furti e atti vandalici”. Denuncia D’Eramo.
“Ho sempre chiesto con forza un maggiore controllo sul territorio. Ritengo che il Comune possa fare tanto: realizzare presidi di assistenza nel progetto CASE e nelle aree MAP, potenziare l’accordo con le Forze di Polizia – oberate e comunque sempre disponibili – e con le istituzioni scolastiche per l’avvio di campagne di sensibilizzazione sui giovanissimi” – continua il consigliere D’Eramo – “sono anni che sollecito turni notturni della Polizia municipale, l’implementazione dell’organico, l’installazione di un sistema di videosorveglianza e il potenziamento dell’illuminazione. Rimango per l’ennesima volta basito dall’immobilismo del nostro sindaco, a braccia conserte quando gli si chiede di ragionare sulle proposte che più volte abbiamo cercato di portare in Consiglio e sistematicamente rigettate.
L’ultima proposta di delibera in tal senso risale al gennaio 2012, respinta senza neanche essere discussa.”
“Se il sindaco non intende accettare il contributo di consiglieri comunali non affini alla sua parte politica, pur non condividendo lascio correre. Il punto è prendere iniziative e realizzarle. Mai rifiuterò di votare un provvedimento per il bene della Città. Cialente, vogliamo vivere L’Aquila ‘sicuramente‘”. Conclude D’Eramo.
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