”E’ una vergogna che, nonostante le mobilitazioni studentesche in tutta Italia, le dichiarazioni contrarie delle Regioni e le prese di posizioni di decine di esponenti politici, il Ministro Profumo non abbia ancora ritirato questo Decreto”. E’ quanto afferma, riferendosi al provvedimento sul diritto allo studio, Luca Spadon, Portavoce di Link Coordinamento universitario che per oggi pomeriggio ha organizzato un presidio sotto la sede della Conferenza Stato-Regioni.
”L’ondata di proteste che in questi giorni ha riproposto pesantemente il tema del Diritto allo Studio non puo’ essere ignorata. Pretendiamo – dice Spadon – l’immediato ritiro del provvedimento oggi in discussione, se questo non si verifichera’ il ministro deve sapere che si assumera’ una responsabilita’ gravissima nei confronti delle migliaia di studenti che verranno espulsi dall’universita’ e ai quali non sara’ permesso di proseguire gli studi”.
Intanto, proseguono in tutta Italia le mobilitazioni contro il Decreto ministeriale. Gli studenti dell’Universita’ di Siena hanno deciso di occupare il ”Polo ”Mattioli” (Dipartimenti di Scienze Politiche e Giurisprudenza). A Lecce gli studenti dopo un’assemblea pubblica sono partiti in corteo bloccando – riferisce Link – le principali arterie della citta’, per raggiungere la sede territoriale dell’Adisu Puglia e, in seguito, il corteo ha occupato la Casa dello Studente riunendosi in Assemblea e decidendo di occupare tutte le residenze universitarie.
A Bari si sono svolte assemblee in tutte le residenze studentesche da cui e’ partito un corteo che ha raggiunto la sede dell’Agenzia regionale per il Diritto allo Studio. A Padova sono state bloccate con nastro bianco e rosso le entrate dei principali dipartimenti dell’universita’; dei cartelli di divieto d’accesso sono stati appesi per segnalare che gli spazi del sapere, dello studio, del diritto allo studio con l’approvazione di questo decreto rimarranno inaccessibili per tantissimi studenti. A Pisa calato uno striscione dal Rettorato dell’Universita’.
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