Nessuna tregua in vista per i prossimi giorni al maltempo, freddo e pioggia che in queste ore stanno mettendo a dura prova alcune regioni d’Italia, la faranno da padroni almeno fino alla prossima settimana. E’ quanto prevede il meteorologo di 3bmeteo.com, Francesco Nucera, secondo cui ”si e’ aperta una fase piuttosto fredda, la piu’ lunga di questo inverno”.
A risentire di questa nuova ondata di maltempo saranno questa volta le regioni del centrosud, dove gia’ da questa mattina si sono avute le prime avvisaglie: sulle spiagge delle Eolie intorno alle 10 di questa mattina per alcuni di minuti sono caduti fiocchi che hanno imbiancato la sabbia. Anche i napoletani si sono risvegliati stamani con il Vesuvio imbiancato dalle cima alle quote piu’ basse, tanto da indurre la protezione civile ad allertare gli automobilisti diretti nelle vicinanze, di usare le catene.
Anche dal Dipartimento della Protezione Civile e’ arrivato un avviso che a partire da domani i sara’ un sensibile peggioramento ”a causa di precipitazioni, anche con rovesci, temporali e raffiche di vento, su Calabria e Sicilia, specie sui settori tirrenici”. Previste inoltre precipitazioni nevose, localmente moderate, al di sopra dei 400-600 metri, su regioni meridionali tirreniche e Sicilia, si legge nella nota.
Secondo il sito di previsioni IlMeteo.it, il maltempo continuera’ anche sabato, tra la Sardegna e la Sicilia la neve arrivera’ anche a bassa quota, cosi’ come sul Foggiano, sul Molise e sull’Irpinia. Sarebbe invece scongiurato il pericolo neve sul Lazio e Roma. Domenica sara’ la giornata peggiore, assicurano gli esperti del portale:”una perturbazione ancora sull’Oceano Atlantico settentrionale e’ gia’ in ‘rotta di collisione’ con l’Italia e giungera’ dal pomeriggio-sera di domenica al centro-nord, portando neve copiosa. Temporali violenti, proseguono gli esperti, con venti forti colpiranno invece la Liguria di Levante, la Toscana, il Lazio, la Sardegna, diretti verso il resto del centro e della Campania.
A soffrire di questa situazione meteorologica e’ l’agricoltura e Coldiretti in una nota sottolinea che le precipitazioni a gennaio sono risultate superiori del 43% alla media del periodo di riferimento (1971-2000) secondo i dati rilevati da Isac Cnr. A preoccupare e’ pero’ soprattutto l’arrivo del gelo che colpisce – rileva Coldiretti – coltivazioni come cavoli, verze, cicorie, carciofi, radicchio e broccoli, coltivate all’aperto, ma anche le piante da frutto, se le temperature dovessero rimanere a lungo e di molto sotto lo zero. Secondo Cia-Confederazione italiana agricoltori se le temperature continuano a calare trasformando in ghiaccio la neve caduta a bassa quota per le colture in pieno campo c’e’ anche il rischio congelamento con il blocco della crescita, con gravi danni economici.
Secondo Eduardo Nucera del sito 3Bmeteo, pero’, ”l’ondata di freddo questa volta sara’ meno intensa rispetto all’evento gelido febbraio dello scorso anno, anche se le temperature andranno sotto le medie del periodo di 4/6 gradi”.
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