Lunedì 18 e martedì 19 febbraio, in prima serata su Rai1, andrà in onda Volare, la grande storia di Domenico Modugno. Un uomo che con la sua voce e le sue canzoni ha incantato il mondo intero, diventando il simbolo di quell’Italia nuova, che si affacciava speranzosa ai mitici Anni ’60. L’incredibile avventura artistica e umana di un ragazzo del Sud, che con caparbietà ha inseguito il suo sogno e lo ha realizzato. Giuseppe Fiorello è Domenico Modugno nel film in due puntate, per la regia di Riccardo Milani.
“Volare. La grande storia di Domenico Modugno” ripercorre le vicende di un ragazzo del Sud che, nato e cresciuto in un contesto di grande
povertà, da San Pietro Vernotico (BR) si trasferisce a Roma per inseguire i suoi sogni e la sua passione per il cinema e la musica. E che di sogno e passione continuerà a nutrirsi per tutta la vita.
Nella capitale si iscrive al Centro Sperimentale, dove conosce la futura moglie Franca Gandolfi, e inizia a cantare e recitare.
Fino al 1958, l’anno della consacrazione, in cui Modugno vince il Festival di Sanremo e trionfa anche in America con un brano che lo renderà celebre tutto il mondo e diventerà la canzone simbolo della musica italiana. ‘Nel blu dipinto di blu’, tradotta in tutte le lingue e trasmessa ininterrottamente dagli altoparlanti di Broadway e dalle stazioni radio, rimase infatti per tredici settimane in testa alle classifiche americane,
vincendo due Grammy Awards, l’Oscar del Cash Box Billboard per la migliore canzone, e tre dischi d’oro.
In totale ha venduto più di 22 milioni di copie nel mondo, 800.000 copie in Italia dove ha portato alla creazione della prima vera industria discografica. Un pezzo di assoluta modernità che rappresenta ancora oggi nel mondo la canzone italiana moderna.
“Volare. La grande storia di Domenico Modugno” è anche il racconto di un grande amore, di un uomo orgoglioso e prorompente, di un talento caparbio e di una passione inesauribile che hanno fatto di Domenico-Mimmo-Mimì Modugno un’icona del nostro tempo.
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