Prende il via domani, martedì 12 febbraio, la 63a edizione del Festival della canzone Italiana. Un Festival diverso che si presenta tra il Papa e le elezioni.
Una Kermesse della canzone italiana dove non mancheranno reazioni contrastanti come puntualmente accade ogni anno. Primo ospite della serata sarà Maurizio Crozza, poi arriverà l’Armata Rossa condotta da Toto Cutugno. Sul palco dell’Ariston ci saranno anche i due fidanzati torinesi, Stefano e Federico che prima di volare a New York, dove si uniranno in matrimonio, “renderanno pubblico un momento cruciale della loro vita”.
La politica sarà dunque presente sull’Ariston. “Non c’è mai nessun uso strumentale della televisione pubblica. La televisione è di tutti e questo non vuol dire che non si può dire niente, anzi si deve dire tutto. Il fatto che ci siano le elezioni però non significa che gli aspetti della nostra vita debbano venir meno. Credo che ci siano momenti per l’una e per l’altra cosa”, ha affermato Fazio.
Il Festival si aprirà con un omaggio a Verdi, poi ci sarà la gara dei sette Big che eseguiranno due brani, uno di seguito all’altro e subito dopo la performance verrà annunciata quale delle canzoni proseguirà la propria corsa verso la vittoria.
Il tutto sarà racchiuso in un nuovo allestimento scenografico che segna un vero e proprio “strappo” per abbandonare l’idea classica del palco sanremese e condividere con il pubblico una traccia della nostra storia millenaria. L’idea dell’artista Francesca Montinaro – prima scenografa donna nella storia del festival – è stata quella di una scena con una identità chiara e che fosse li da sempre, una stratificazione del tempo passato e futuro.
«La prima fonte d’ispirazione – racconta la Montinaro – è lo stupore barocco ideato dai fratelli Bibbiena che si unisce direttamente agli strappi logori di Burri ed ai tagli filosofici di Fontana che fenderanno lo spazio».
Sono previsti cambi e colpi di scena grazie a sofisticate macchine teatrali che appaiono e scompaiono creando sul palco coreografie sempre diverse.
L’orchestra non sarà nella buca ma sospesa come tagli obliqui sui fondali del palcoscenico per mostrare uno ad uno tutti gli orchestrali.
“Tutti sappiamo – prosegue la Montinaro – che il teatro di Sanremo è un guscio straordinario che partorisce canzoni e sentimenti per i protagonisti e per tutti gli spettatori che lo attendono. La mia scena lascierà spazio all’interpretazione, al sogno, e all’emozione. È una scena calda che risveglierà i nostri più antichi ricordi” ha concluso .
Luisa Stifani
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