La civiltà avanza, i diritti dovrebbero aumentare, ma fame, crisi, guerre e carestie, si ripetono e causano lo spostamento “forzato” di milioni di persone nel mondo. A lanciare l’allarme è un report della Croce Rossa che arriva ad azzardare che più di uno su ogni cento abitanti del nostro pianeta è costretto a migrare, con una tendenza all’aumento di una cifra che arriva, infatti, a ben 72 milioni di migranti per l’appunto “forzati”. Perché per Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti” da anni impegnato con l’associazione anche per la difesa dei diritti dei migranti non vi è definizione più corretta per descrivere chi a vario titolo è costretto ad abbandonare la propria casa, i propri cari, il proprio ambiente, in poche parole: la propria vita.
La Federazione Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa, nella relazione del 2012 sulle catastrofi nel mondo ha avvertito che il numero di persone in questa situazione è destinato ad aumentare. Le cause: i conflitti e la violenza, disastri, sconvolgimenti politici o progetti di sviluppo su larga scala.
Come si accennava le ragioni di queste forme di costrizione sono le più svariate. Tra queste un particolare riferimento va fatto ai cambiamenti climatici, che alterano i cicli della vita e la stabilità e spingono verso luoghi più sicuri.
Anche i costi umani sono a dir poco significativi. Spesso i migranti forzati sono separati dalle loro famiglie e dalla loro storia, costretti a vivere altrove, e altrettanto spesso a spostamenti a causa dell’ instabilità dei luoghi dove sono migrati. In moltissimi casi costoro sono completamente privi di protezione “per essere esclusi dagli strumenti istituiti giuridici e politici”, sottolinea il report.
Ma venendo alle differenze di genere, quasi il 50 %, per la precisione il 49% delle persone che sono costrette a migrare sono donne o ragazze, che sono per ovvie ragioni più vulnerabili.
Quando vanno via da casa, si trovano ad affrontare un futuro di incognite, che dura a volte per anni. Si stima che “20 milioni di questi migranti vivono in una situazione di sfollamento prolungato”, avverte Croce Rossa.
La relazione mette in evidenza un altro fenomeno: “l’ urbanizzazione delle migrazioni forzate “. Nelle loro fughe i rifugiati, gli sfollati le persone colpite da disastri e conflitti sono destinati a raggiungere principalmente città, paesi e zone periurbane. È ovvio, che le organizzazioni internazionali devono essere pronte a queste emergenze per prendersi cura di questi gruppi in questi luoghi.
Lascia un commento