E’ stata ufficialmente confermata dalla polizia di Pretoria l’accusa di omicidio nei confronti di Oscar Pistorius: l’atleta paralimpico avrebbe sparato nella sua abitazione alla fidanzata, la modella sudafricana Reeva Steenkamp, 30 anni. Ma sulla notizia secondo cui Pistorius avrebbe scambiato la donna per un ladro, gli investigatori tirano il freno: una tale interpretazione – spiegano nel corso di una conferenza stampa tenuta all’esterno della residenza in cui si sono svolti i fatti – non arriva da loro fonti, mentre è confermato che oltre a Oscar ci sono “altri testimoni” che hanno assistito al fatto. Testimonianze fondamentali per il proseguo dell’indagine. Pistorius, che è uscito dalla sua casa indossando una tuta grigia con il capo coperto dal cappuccio e il viso chinato verso terra, è stato sottoposto ad esami del sangue e comparirà a breve in tribunale: in quella circostanza, è stato annunciato, la polizia si opporrà alla richiesta – che verosimilmente sarà presentata dai suoi avvocati – di poter uscire sotto cauzione. Per l’atleta paralimpico, dunque, è possibile che si aprano le porte del carcere.
Le informazioni che trapelano sui media sudafricani e da questi rimbalzano in tutto il mondo parlano di un Pistorius “in forte shock” nel momento in cui la polizia è arrivata a casa sua. Quattro i colpi di pistola sparati: la fidanzata di Pistorius ha ferite alla testa e sul corpo. Alcuni testimoni riferiscono di “rumori” sospetti provenienti dalla residenza di Oscar nella prima serata di ieri e si parla anche di precedenti episodi di violenza domestica, non meglio precisati. Informazioni che evidentemente in queste ore gli inquirenti cercano di ricostruire.
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