La permanenza della Coop a L’Aquila è in bilico. Il 19 febbraio scorso non è stato risolto dal Giudice il problema dello sfratto esecutivo della sede del supermercato nel quartiere del Torrione.
In mancanza di ulteriori certezze il rischio reale è che venga bloccato il piano di investimenti concordato e venga seriamente compromessa la possibilità di permanenza della cooperativa in città. La ricaduta occupazionale sarebbe tragica essendo a rischio 80 posti di lavoro.
La storia della Coop Centro Italia si interseca con L’Aquila verso la fine degli anni novanta, con l’apertura di cinque punti vendita in vari punti della città, con la Coop che rileva la catena Gallucci. Nel corso degli anni duemila gli attriti con il Comune per la mancata apertura del centro Ipermercato Coop in zona S. Antonio. Nel frattempo venivano chiusi tre punti vendita, con la delocalizzazione del personale nel resto d’Abruzzo. Dopo il terremoto l’esproprio da parte di Comune e Protezione civile del terreno in località S.Antonio, la chiusura del punto vendita nel centro commerciale Amiternum e l’apertura della sede di Bazzano, nel 2010. Un’altra difficoltà si è registrata con il comune di Scoppito: sembrava tutto pronto per l’apertura di un altro punto vendita, ma vicissitudini amministrative hanno bloccato il tutto. Oggi sembra essere a rischio la permanenza stessa della cooperativa a L’Aquila.
Dopo anni di incertezze sulla vicenda ci vorrebbe maggiore chiarezza sulle reali intenzioni di Coop, sui problemi esistenti, senza strumentalizzazioni di sorta.
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