Fedeli e turisti in luoghi amati da Papa a Borgo

Roma si prepara a salutare papa Ratzinger. E mentre il Comune prevede l’arrivo di 100 mila persone per domenica 24, giorno dell’ultimo Angelus di Benedetto XVI, e di circa 200.000 per l’udienza finale del 27 in piazza San Pietro, e’ scattata da tempo la caccia ad appartamenti e balconi da parte delle tv: 20mila euro […]

Roma si prepara a salutare papa Ratzinger. E mentre il Comune prevede l’arrivo di 100 mila persone per domenica 24, giorno dell’ultimo Angelus di Benedetto XVI, e di circa 200.000 per l’udienza finale del 27 in piazza San Pietro, e’ scattata da tempo la caccia ad appartamenti e balconi da parte delle tv: 20mila euro per poggiare le telecamere per un mese su 200 mq di terrazzo su via della Conciliazione, quattromila (e cioe’ il doppio del normale) per un appartamento a Borgo Pio.

Un’operazione commerciale a tutti gli effetti, dicono le agenzie immobiliari. Proprio per la presenza massiccia degli addetti ai lavori, difficilissimo alloggiare in zona. Ma Borgo e dintorni, sold out alberghiero a parte, valgono lo stesso in questi giorni una visita: perche’ qui il cardinal Ratzinger ha vissuto per anni, fino a diventare, lui bavarese doc, un ‘borghiciano’ a tutto tondo. Lo sa bene Angelo Mosca, elettricista di Borgo Pio, che andava ad riparargli i lampadari a casa (”Pensi che una volta mi resse pure la scala”, racconta Mosca). E lo sa bene anche Roberto Fulvimari, titolare del Ristorante Passetto di Borgo ”Questa era casa sua, ci e’ venuto per 15 anni. Anche il fratello dalla Germania manda le persone a mangiare da noi. Cosa cucineremo in questi giorni? Sempre le stesse cose: rigatoni alla norcina, vitello alla cacciatora, cannelloni, tutto fatto in casa e con prodotti freschi. Pero’ dovremo pensare ad una cucina piu’ veloce: abbiamo sempre la fila fuori”.

Ma quale il piatto preferito di papa Ratzinger? ”Uno e’ di certo risotto al rosmarino”, spiega Patrizia Bodetti, chef e proprietaria di Velando, locale di cucina lombarda. ”Venne qui per festeggiare la nomina a decano del Collegio cardinalizio e gli piacque tantissimo, insieme alla polenta. Anche Padre Georg Gaenswein capita spesso qui: ma a volte mi chiede spaghetti aglio, olio e peperoncino”.

A girare nelle stradine, nei tanti negozietti di ‘paternostari’, tra immagini sacre, rosari e coroncine, in onore del papa che va via non campeggiano pero’ magliette o quadri di dubbio gusto.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *