Dopo qualche mese di contatti, ingressi e smentite si muove qualcosa di concreto sul fronte L’Aquila Rugby. Dopo tanti anni non è necessario fare distinzioni tra Polisportiva e 1936: L?Aquila Rugby potrebbe tornare a diventare un corpo unico, finalmente. In queste sere c’è un continuo viavai in quel di Centi Colella, dirigenti di entrambe le società si incontrano, scambiano opinioni, e lavorano per resettare l’assetto giovanili/prima squadra del rugby neroverde.
Ancora tutto in cantiere, niente di definitivo, ma sembra che in un futuro prossimo potrebbe esserci una gestione amministrativa unificata, sotto l’egida della 1936, che contestualmente dovrebbe coordinare anche la Under20. Passaggio molto importante per diverse ragioni: permetterebbe ai giovani più promettenti di poter esordire in prima squadra e, dettaglio non trascurabile, favorirebbe l’elezione di giovani stranieri acquistati dalla 1936 di ottenere lo status di “formazione italiana”, liberando posti per altri stranieri e lasciando spazio per eventuali convocazioni in Nazionale. Il caso di Cocagi al riguardo è emblematico: classe ’94 e fisico imponente, non è stato tesserato con la Polisportiva ma direttamente con la 1936.
Altre voci, non meno valide, parlano di una divisione dei compiti maggiormente sbilanciata verso L’Aquila Rugby 1936, che potrebbe iscrivere una Under23 e gestire Under20 e Under16. Alla Polisportiva dovrebbero restare il minirugby e l’attività di propaganda.
La città attende curiosa gli sviluppi del caso, e in questa fase restano numerose incognite: quando riuscirà la prima squadra a poter lavorare finalmente sul nuovissimo campo di Piazza d’Armi, chi sarà il Direttore Tecnico di prima squadra e giovanili (Mascioletti? Che fine farà Andy Kay? Gestione tecnica separata e indipendente o Progetto sportivo pluriennale condiviso?) e soprattutto, tratto non trascurabile, chi sarà a finanziare lautamente il rinnovamento.
Fabio Zenadocchio
Ma non è un pò ripetitivo questo articolo?!?!?