Namasté, Academy! L’Europa, Tsunami Grillo permettendo, vince gli Oscar AD 2013 con il britannico Daniel Day-Lewis, alla sua terza statuetta, come Miglior Attore del kolossal “Lincoln” di Steven Spielberg, con “Amour” (Austria) di Michael Haneke come Miglior Film Straniero. Sulle calde sonorità di “La mia Africa”, anche gli italiani Carlo Rambaldi e Tonino Guerra sono fra i protagonisti dell’omaggio “In memoriam” tributato dall’Academy ai personaggi del cinema scomparsi nel 2012. Gli Oscar AD 2013 consacrano la pellicola “Argo” di Ben Affleck che vince come Miglior Film in un’edizione “politica”, complice il grande equilibrio delle Nomination: vengono premiati, infatti, quasi tutti i film nominati con uno o più Oscar importanti. Nessuno a “Lo Hobbit: un viaggio inaspettato” di Peter Jackson, dopo le tre Nomination tecniche. Il kolossal morale “Lincoln” di Steven Spielberg, sui valori e principi non negoziabili che hanno fatto grande l’America, era sicuramente il favorito per questa edizione degli Oscar. Ma ad essere premiato per la Regia è Ang Lee con il suo film “Vita di Pi” che sbaraglia, in termini numerici, la concorrenza di altre pellicole in gara, vincendo la bellezza di quattro Oscar, tra cui la Miglior Regia. In un’edizione non particolarmente entusiasmante della cerimonia di premiazione più attesa nel mondo del cinema, tra una cena di gala e l’altra per soli Vip, con moltissime esibizioni canore che hanno preso vita sul palco del Kodak Theatre di Los Angeles, è stato il trionfo anche di “Les Misérables” che vince tre statuette, tra cui quella per la Miglior Attrice non protagonista andata a una commossa Anne Hathaway. A parte “Vita Pi”, “Argo” e “Les Misérables”, nessun film ha conquistato tre statuette. Solo due quelle assegnate al plurinominato “Lincoln”, tra cui, come largamente previsto, l’Oscar come Miglior Attore andato all’europeo Daniel Day-Lewis per la sua straordinaria interpretazione del presidente repubblicano conservatore “morale” Abraham Lincoln. L’attore britannico Day-Lewis è l’unico nella storia del cinema ad avere vinto tre volte nella categoria più importante. Un Oscar anche per la giovane Jennifer Lawrence che è inciampata al momento di ritirare la statuetta come Migliore Attrice protagonista. L’Oscar per il Migliore Attore non protagonista è andato, per la seconda volta in tre anni, e sempre grazie a un film di Tarantino, a Christoph Waltz, per il sanguinolento “Django Unchained”, dopo averlo vinto anche per “Inglorious Bastards”. L’Oscar come Migliore Sceneggiatura originale è stato assegnato a Quentin Tarantino. Il premio Oscar per il Miglior Film, consegnato ad “Argo” di Ben Affleck, una rocambolesca avventura ambientata nella Rivoluzione Islamica Iraniana, sulla liberazione dei diplomatici americani a Teheran, è stato annunciato in diretta dalla First Lady Michelle Obama collegata dalla Casa Bianca. “’Grazie ai miei amici in Iran che vivono in condizioni non facili ed a mia moglie che ha lavorato al nostro matrimonio per dieci natali. Grazie all’Academy. Non importa quanto certe cose ti possano buttare giù. Nella vita alla fine bisogna sempre risollevarsi” – ha dichiarato un emozionato Affleck. William Goldenberg per “Argo” vince l’Oscar come Miglior Montaggio. Chris Terrio, sempre per “Argo”, vince l’Oscar come Miglior Sceneggiatura non originale. “Grazie dio del cinema” – ha detto Lee. Una professione pubblica di “fede” che è tutto un programma. Il cineasta taiwanese ha ringraziato, oltre al cast ed alla troupe, la moglie “con cui festeggio quest’anno il 30° anniversario di matrimonio e i miei figli”, esprimendo gratitudine:“Namasté”! Claudio Miranda per “Vita di Pi” vince l’Oscar come Migliore Fotografia. Bill Westenhofer, Guillaume Rocheron, Erik-Jan De Boer e Donald R. Elliott per “Vita di Pi” vincono l’Oscar come Migliori Effetti Speciali. Mychael Danna per “Vita di Pi” vince l’Oscar come Miglior Colonna Sonora. Il premio Oscar per la Miglior Attrice non protagonista è andato ad Anne Hathaway per “Les Miserables”. “Il momento più bello della mia vita è quello in cui ci sei entrato tu – ha dichiarato la Hathaway rivolgendosi al marito Adam Schulman – spero che in un momento non troppo lontano la storia di Fantine (il suo personaggio, costretto dalla miseria a prostituirsi, NdA) sarà solo nei film e non più nella vita vera”. Andy Nelson, Mark Paterson e Simon Hayes per “Les Miserables” vincono l’Oscar come Miglior Sonoro. Lisa Westcott e Julie Dartnell vincono l’Oscar come Miglior Trucco e Acconciatura per “Les Miserables”. “Devo tutto allo sceneggiatore Tony Kushner – ha affermato l’attore britannico Daniel Day-Lewis, un eccezionale presidente “Lincoln” – al nostro skipper, Steven Spielberg, ed alla bellissima anima e corpo di Lincoln: questo premio è per mia madre. Non so davvero come sia successo, ma so che ho ricevuto molto di più di quello che meritavo nella mia vita, grazie Academy”. Daniel Day-Lewis ha ringraziato la moglie, scherzando con Meryl Streep che le ha consegnato l’ambita terza statuetta:“è strano perché tre anni fa dovevo fare il ruolo per Margaret Thatcher, mi avevano chiamato per quello e Meryl era la prima scelta di Steven per Lincoln. Mi piacerebbe vedere questa versione”. Sarah Greenwood (Production Design), Katie Spencer (Set Decoration) per “Lincoln” vincono l’Oscar come Miglior Scenografia. Il premio Oscar come Miglior Attrice Protagonista è andato a Jennifer Lawrence per “Il lato positivo”. Il premio Oscar come Miglior Attore non protagonista è andato a Christoph Waltz per “Django Unchained”. Quentin Tarantino vince l’Oscar per la Migliore Sceneggiatura originale. “Volevo ringraziare attrici e attori. Non è semplice da dire, ma le persone che vedono i miei film tra trenta anni si ricorderanno solo dei personaggi e io devo trovare le persone giuste per far vivere questi personaggi – ha dichiarato Tarantino – e ce l’ho fatta. È l’anno migliore per vincere questa competizione perché piena di buoni avversari. Grazie a Leo Di Caprio anche se non è qui”. Per l’ennesima volta. Paul N.J. Ottosson per “Zero Dark Thirty” (una pellicola sulla tragica fine di Bin Laden, non catturato e processato da un Tribunale Internazionale di pari, ma selvaggiamente giustiziato dal Presidente Barack Hussein Obama, e sepolto in mare, a quanto pare, per rispettare il rituale islamico!), Per Hallberg e Karen Baker Landers per “Skyfall”, vincono ex aequo l’Oscar per il Miglior Montaggio Sonoro. È la sesta volta nella storia del cinema che un premio Oscar viene assegnato a due pellicole nella stessa categoria. Era accaduto nel 1931 per il Miglior Attore, nel 1949 con i documentari brevi, nel 1968 per la Miglior Attrice (Barbra Streisand e Katharine Hepburn), nel 1986 per il Migliore Documentario e nel 1994 nella categoria riservata al Migliore Corto. “Skyfall” di Adele Adkins e Paul Epworth, vince l’Oscar per la Miglior Canzone Originale. Amour (Austria) di Michael Haneke vince l’Oscar come Miglior Film Straniero. Dario Marianelli, già premio Oscar per “Espiazione” e l’unico italiano in corsa per la statuetta, non c’è l’ha fatta a fare il bis con la colonna sonora originale di “Anna Karenina”, film diretto da Joe Wright e interpretato da Keira Knightley e Jude Law. Un lungo applauso e una “standing ovation” sono stati tributati dal pubblico ai tre Oscar alla carriera, il documentarista D.A. Pennebaker, lo stuntman e regista Hal Needham, e il regista e fondatore dell’American Film Institute, George Stevens Jr., e Jeffrey Katzenberg cui è andato il Premio “Jean Hersholt” assegnato per i contributi eccezionali alle sue cause umanitarie. Sulle calde sonorità di “La mia Africa”, gli italiani Carlo Rambaldi (creatore di King Kong, Alien, ET) e Tonino Guerra sono stati fra i protagonisti dell’omaggio “In memoriam” tributato dall’Academy ai personaggi del cinema scomparsi nel 2012. Fra gli altri artisti ricordati: Erland Josephson, Ulu Grosbard, Ernest Borgnine, Charles Durning, Nora Ephron, Tony Scott, Chris Marker, Ray Bradbury, Richard Zanuck, Marvin Hamlisch, Jack Klugman, Celeste Holm e Adam Yauch. Poi, Barbra Streisand ha cantato “The way we were”, arrangiata da Hamlish, amico di una vita. “Brave” di Mark Andrews e Brenda Chapman, vince l’Oscar come Miglior Film d’Animazione. “Paperman” di John Kahrs vince l’Oscar come Miglior Corto d’Animazione. Jacqueline Durran per “Anna Karenina” vince l’Oscar come Migliori Costumi. “Curfew” di Shawn Christensen vince l’Oscar come Miglior Corto. “Inocente” di Sean Fine e Andrea Nix Fine vince l’Oscar come Miglior Corto Documentario. “Searching for Sugar Man” di Malik Bendjelloul e Simon Chinn vince l’Oscar come Miglior Documentario. I valori e i principi non negoziabili di Abraham Lincoln, sconfitti dalla presidenza Obama negli States con i “matrimoni” omosessuali, sopravvivono in Europa grazie alla Santa Madre Russia. Gli Stati Uniti d’Europa sono già una felice realtà culturale e cinematografica mondiale anche grazie al pluripremiato Daniel Day-Lewis.
Nicola Facciolini
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