Si sono presentati ieri, senza preavviso, nella sede di Banca Etica a Roma dodici neo eletti del Movimento 5 stelle per aprire un conto corrente. Una scelta annunciata via Facebook da una di loro, Laura Castelli, deputata piemontese: “Oggi abbiamo fatto il c/c in Banca Etica e fatto i documenti necessari. Tutto questo con fuori centinaia di giornalisti che volevano solo potersi inventare lo scoop.. non vi preoccupate…quando ci saranno cose da comunicare ve lo diremo..per ora non vi inventate notizie..non serve”.
Parallelamente, il neo senatore triestino Francesco Russo ha comunicato nel proprio blog l’intenzione di devolvere il 20% del proprio stipendio a Banca Etica: “In attesa di poter votare a Roma il provvedimento per la riduzione degli stipendi – scrive – ho deciso di ridurmelo da solo. D’accordo con la sede del Friuli Venezia Giulia di Banca Etica mi sono impegnato a versare su un loro conto il 20% del mio stipendio per fare sì che da quelle risorse si possa ‘attingere’ per progetti di interesse sociale rivolti in particolare ai giovani che studiano, al microcredito o alle famiglie in difficoltà magari per il pagamento del mutuo prima casa. Chiederò anche ad altri colleghi parlamentari (non solo del mio partito) di far partire tutti insieme questa iniziativa con più forza e più risorse.
“Questa rinnovata sensibilità verso la finanza etica da parte dei rappresentati eletti ci riempie di speranza e di soddisfazione” commenta Ugo Biggeri, presidente di Banca Etica, che però precisa: “Siamo una banca, e non chiediamo donazioni, ma proponiamo di gestire il risparmio e i capitali per renderli capaci di produrre valore sociale e ambientale. Vogliamo invitare tutte e tutti i parlamentari ad andare oltre questa importante scelta di testimonianza e a partecipare pienamente al nostro progetto di democrazia economica”. Ribadendo l’assoluta libertà dai condizionamenti della politica e dei grandi gruppi economico-finanziari, Biggeri fa sapere che “gli eletti che vorranno scegliere la finanza etica potranno diventare soci di Banca Etica, come già hanno fatto decine di migliaia di persone e organizzazioni. Per ogni euro di Capitale Sociale conferito dai soci la Banca può erogare 12 euro di finanziamenti a imprese sociali che lavorano nel pieno rispetto dell’ambiente e della persona. Non solo, grazie alla sottoscrizione dei prestiti obbligazionari Banca Etica può dare forza a iniziative di microcredito e sostenere la cooperazione sociale”.
Quindi la proposta di costituire un fondo di garanzia per il microcredito per operazioni di start up di imprese giovanili. “Con iniziative come questa possiamo lavorare insieme per rilanciare il Paese all’insegna della sostenibilità”. Nelle scorse settimane Banca Etica ha avanzato 5 proposte alla politica: rendere efficace la Tobin Tax, separare banche commerciali da istituti specializzati nel trading, contrasto ai paradisi fiscali, tutela del”azionariato popolare, favorire il credito all’economia sociale attraverso una revisione degli accordi di Basilea. “Su questi aspetti – conclude Biggeri – ci auguriamo che la politica sappia affermare il proprio primato sulla finanza attraverso la responsabilità di indirizzo e di governo che le compete”. (gig)
la notizia più importante non è il fatto che abbiano aperto un conto,ma dell’utilizzo del conto……