E’ morto questa mattina Antonio Manganelli, capo della polizia che da due anni lottava contro un tumore. Lo scorso 24 febbraio era stato operato d’urgenza al San Giovanni di Roma per l’asportazione di un edema celebrale. Dopo l’asportazione dell’edema cerebrale, Manganelli era stato ricoverato nel reparto di rianimazione del San Giovanni. Le sue condizioni sono peggiorate lunedì a causa di un’infezione respiratoria.
Antonio Manganelli, era nato ad Avellino l’8 dicembre 1950. Laureato in Giurisprudenza presso l’Università degli studi di Napoli, si era specializzato in Criminologia Clinica presso la facoltà di Medicina e Chirurgia dell’università di Modena. Negli anni ottanta numero due del Nucleo anticrimine della Polizia di Stato, collabora anche con i magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Nel 1991 diviene direttore dello SCO (Servizio centrale operativo) e del Servizio Centrale di Protezione dei collaboratori di giustizia, poi dal 1997 questore a Palermo e dal 1999 a Napoli.
Divenuto prefetto nel 2000, è stato nominato direttore centrale della Polizia criminale e vicedirettore generale della Pubblica Sicurezza, incarico nel quale dal 2001 ha assunto le funzioni vicarie del capo della Polizia Gianni De Gennaro.
Il 25 giugno 2007 il Consiglio dei ministri lo aveva nominato Capo della Polizia.
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