“Si tratta di terapie avanzate, si rivolgono a soggetto determinato per un prodotto determinato, preparato su base non ripetitiva. Dato che ci sono state pronunce in direzioni differenti che creavano diversita’ di posizione abbiamo fatto in modo di uniformare e mettere sullo stesso piano tutte le situazioni mantenendo fermo il criterio che perche’ ci possa essere cura occorrono i requisiti di sicurezza, qualita’ e osservanza dei principi internazionali per tutelare la salute degli ammalati, e non creare illusioni o raggiri”. Lo ha detto il ministro della Salute, Renato Balduzzi, a Prima di tutto, su Rai radio 1, in merito al decreto del Cdm per cui un trattamento sanitario gia’ avviato non dovra’ essere interrotto se non ha gravi effetti collaterali (una decisione partita dal caso di Sofia, la bambina che si stava curando nell’ospedale di Brescia).
Alla domanda se ora sara’ piu’ semplice curarsi con le staminali in Italia, il ministro ha risposto: “Siamo gia’ avanti come Paese nell’attenzione e nella ricerca sulle staminali, abbiamo gia’ 13-14 laboratori autorizzati che producono questo tipo di terapie, l’importante e’ riuscire ad avere dati certi e a valutare gli esiti in modo accertato e sicuro”.
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